Coronavirus, nell'estate che verrà la Locride punta sul turismo di prossimità

VIDEO | Nonostante la crisi del settore i tour operator sono convinti: «La Calabria sarà tra le mete più ambite»

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di Ilario  Balì
25 aprile 2020
12:25

La stagione turistica è alle porte ma nella Locride regna una grande incertezza. L’emergenza sanitaria rischia di abbattersi come un vero e proprio tsunami sulle strutture ricettive del territorio, mettendo a serio rischio l’economia nei mesi di luglio e agosto.

Il timore è che ci si avvicini a un periodo estivo compromesso prima ancora di iniziare, e la sensazione è che si andrà verso un turismo di prossimità, come sostiene il decano dei tour operator della Locride Mario Diano. «Tra le mete preferite ci saranno le regioni meridionali – spiega – La Calabria in questo senso penso possa essere una meta ambita, soprattutto in ragione del fatto che qui i contagi da Coronavirus sono stati limitati».


Sulla riapertura degli stabilimenti balneari molti sono ancora i nodi da sciogliere. E da Marina di Gioiosa Jonica arriva la proposta del presidente del consiglio comunale Daniele Albanese.

«Venga valutata concretamente l’idea di ampliare le concessioni balneari ad una porzione di spiaggia tale da poter garantire, ai proprietari degli stabilimenti, rispettando eventuali prescrizioni, sostenibilità economica; in cambio della “gestione” dei tratti di spiagge libere confinanti sui quali assicurare servizi di pulizia, vigilanza e salvamento, garantendo contestualmente, la fruizione senza oneri, per i bagnanti, non escludendo un eventuale revisione del canone annuale di concessione».

Giornalista
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