«Vogliamo lavorare», da Cropani l'appello di una giovane imprenditrice turistica

A preoccupare non sono solo le ricadute economiche del Covid-19 ma soprattutto le regole che vengono imposte per la ripartenza delle attività che nel caso della giovane imprenditrice comprende il servizio spiaggia per i bagnanti e l'organizzazione di eventi serali

di R. G.
15 maggio 2020
10:49

Gestisce da due anni un lido a Cropani marina, nel catanzarese, il Bbeach, e oggi non nasconde la sua apprensione. Martina Rizzuti è una ragazza ambiziosa, aspirante commissario di polizia, che nonostante la sua giovane età, 26 anni, ha pensato di investire nella sua terra avviando un'attività che negli ultimi anni le stava dando grandi soddisfazioni ma che ora rischia di essere penalizzata dalle conseguenze del coronavirus.

«Da giovane che ama la sua terra e ama soprattutto il suo lavoro ho cercato di essere ottimista ma aimé le poche notizie certe non ci fanno ben sperare».

A preoccupare sono non solo le ricadute economiche del virus ma soprattutto le regole che vengono imposte per la ripartenza delle attività che nel caso di Martina comprende il servizio spiaggia per i bagnanti e l'organizzazione di eventi serali.

L'appello alla Regione

«Come si può pensare di potenziare il turismo nazionale ma soprattutto quello calabrese in queste condizioni? - si chiede la giovane imprenditrice, originaria di Sersale -. Noi non vogliamo mollare la presa anche se sappiamo già che sarà una stagione difficilissima. Sicuramente la salute viene prima di ogni cosa ma le poche regole che sono pervenute in questi giorni sono poco rassicuranti. Io credo nel buon senso delle persone, ma spero vivamente che anche la nostra presidente Santelli sia in grado di capire che ad oggi tutte queste restrizioni rischiano di far scomparire il turismo e soprattutto far morire di fame la nostra regione che da sempre vive di questo».


«Vogliamo lavorare»

Quello che questa giovane imprenditrice turistica chiede è di poter lavorare e di farlo in sicurezza.

«Da ogni situazione, anche la più drammatica, bisogna cercare di trarre sempre il lato positivo. Quest'anno il turismo nazionale andrà per la maggiore e mai come quest'estate gli italiani valorizzeranno le bellezze della nostra amata terra.

La Calabria è nostra e non lasciamola morire. È la regione più bella d' Italia». Quello di Martina è un grido di speranza: «Metteteci in condizioni di lavorare, presidente. I giovani vogliono vivere l'estate. Facciamo vivere il nostro mare e le nostre meraviglie. La Calabria deve ripartire Presidente, crediamoci insieme ed aiutateci».

Giornalista
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