“Cura Italia”: ecco il piano da 20 miliardi per famiglie, sanità e imprese

La bozza del decreto verrà varata questa mattina in Consiglio dei Ministri per supportare l'economia e fronteggiare l'emergenza da coronavirus

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di Redazione
16 marzo 2020
10:03

Aiuti per medici, lavoratori, famiglie, imprese: un'iniezione per supportare l’economia italiana e fronteggiare l’emergenza sanitaria da coronavirus nella manovra «cura Italia».

 


Questa mattina il Consiglio dei ministri è pronto a varare la bozza del maxi decreto che comprende circa 113 articoli e prevede misure per oltre 20 miliardi. E la possibilità per il governo di emettere titoli di Stato, e quindi nuovo debito, fino a 25 miliardi nel 2020.

Sanità e protezione civile

Le misure per il potenziamento del sistema sanitario sono in cima al decreto. Arrivano 1,15 miliardi per la sanità e 1,5 miliardi per la Protezione civile. Ci sono fondi per gli straordinari di medici e infermieri, la possibilità per i prefetti di requisire ospedali e altre strutture per le persone in quarantena, il potere per la Protezione civile e per il nuovo commissario straordinario per l’emergenza sanitaria di requisire strutture e mezzi per potenziare i reparti degli ospedali. 

Sostegno alle famiglie

Per le famiglie con i figli (sotto i 12 anni) a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50% fino ad un massimo di 15 giorni o in alternativa un bonus baby sitter da 600 euro che salgono a 1000 euro per medici e tecnici sanitari. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni.

Sostegno a imprese e lavoratori

50 milioni a Invitalia da distribuire alle imprese per l'acquisto di guanti e mascherine per i lavoratori. Le risorse saranno trasferite dall'Inail a Invitalia entro il 30 aprile. Previsto anche un credito d'imposta del 50% per le spese sostenute da chi ha attività d'impresa per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino a un massimo di 20mila euro. 

 

Arrivano quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, concessi per tutti per 9 settimane. Si prevedono circa 1,3 miliardi per la Cig ordinaria e per trasformare in ordinaria la Cigs (338 milioni). Altri 3,3 miliardi serviranno per l'estensione della cassa in deroga ai settori attualmente non coperti, compresi agricoltura e pesca. Resta escluso il lavoro domestico. 

 

Per gli autonomi, inclusi i lavoratori del turismo e dello spettacolo, arriva una una tantum da 500 euro. Per tutte le aziende c'è la possibilità di usufruire per nove settimane di cassa integrazione in deroga. Come annunciato, vengono rinviate le scadenze fiscali e vengono sospesi i mutui, fino a 18 mesi, per tutti coloro che siano in difficoltà economica, inclusi gli autonomi.

 

Ci sono misure per proteggere gli autisti di scuolabus, i taxisti, i postini. Rimborsi degli spettacoli, sostegno all’editoria. La risposta del governo al probabile crollo del Pil vale anche più di una manovra (al netto dell’Iva nell’ultima legge di bilancio c'erano misure per circa 9 miliardi).

 

Nasce un fondo «di ultima istanza» da 200 milioni per i redditi più bassi: si aiuterà chi nel 2019 aveva guadagnato meno di 10mila euro e ora a causa del virus si è dovuto fermare.  Un Premio da 100 euro, invece, a chi ha continuato ad andare al lavoro nel mese di marzo riceverà, destinato sia ai dipendenti pubblici sia ai privati sotto i 40mila euro di reddito. Il premio sarà esentasse.

 

Il periodo trascorso in quarantena viene equiparato alla malattia e come tale sarà trattato economicamente. Il decreto definisce i termini per il certificato medico relativo e gli oneri sono a carico dello Stato. 

Sconti fiscali e stop alle tasse 

Per i soggetti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato sono sospesi gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall'effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, che scadono nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020.

 

Le partite Iva che possono usufruire della moratoria fiscale provvederanno ai versamenti tributari, per ora sospesi, entro il 31 maggio in un'unica soluzione, oppure rateizzati fino a un massimo di 5 rate mensili, senza sanzioni e interessi, e gli adempimenti sospesi andranno effettuati entro il 30 giugno. 

 

Nel testo c'è anche un credito d'imposta del 60% degli affitti di marzo di negozi e botteghe. Lo sconto fiscale non si applica alle attività che sono state identificate come essenziali, tra cui farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari di prima necessità e che sono rimaste aperte.

 

Sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche agli autonomi, senza necessità di presentare l'Isee. La misura amplia le maglie del Fondo Gasparrini, attualmente riservato alle famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro, morte o non autosufficienza anche a lavoratori autonomi o liberi professionisti che presentano autocertificazione di un calo di oltre un terzo del fatturato per l'emergenza. Previsto un fondo a garanzia di 500 milioni.

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