Coronavirus, quattro le aziende autorizzate a produrre mascherine “made in Calabria”

VIDEO| Produzione riconvertita per realizzare i dispositivi che poi saranno testati dall’Unical. A darne notizia la Regione durante una conferenza stampa tenutasi stamattina

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di Daniela  Amatruda
22 giugno 2020
15:07

“Gli artigiani del riposo” di Oriolo, “Alessandro Pagano” di Arena, “Moda Service”di Cittanova , “GLF” di Castrovillari sono le quattro aziende che realizzeranno mascherine “made in Calabria”, dispositivi di protezione che sono stati richiesti anche da altre regioni d’Italia e dall’estero. 

Oggi, l’annuncio nel corso di una conferenza stampa in cittadella regionale alla presenza del vicepresidente della giunta regionale Nino Spirlì, dell’assessore regionale all’istruzione, università, ricerca scientifica e innovazione Sandra Savaglio;  dell’assessore regionale all’agricoltura e alle politiche sociali Gianluca Gallo; del professor Vincenzo Pezzi, ordinario di biologia applicata all’Università della Calabria, e dei rappresentanti delle aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione.


Le aziende calabresi hanno ottenuto l’autorizzazione alla produzione e commercializzazione di mascherine di tipo chirurgico da parte dell’istituto Superiore di Sanità e saranno affiancati dalla consulenza analitica del gruppo MaskTest Unical Team dell’Università della Calabria: «L’Unical si è occupata di testare le mascherine delle aziende calabresi – ha spiegato l'assessore all'istruzione Sandra Savaglio – e adessso lo farà anche per altre regioni, un’attività che fanno in pochi in Italia perché sino ad ora, a causa dell’emergenza, le mascherine sono state, in gran parte, importate dall’estero». 

Assunzione nuovo personale

Si tratta di aziende che producono 200 mila mascherine al giorno e che hanno anche assunto nuovo personale. Inoltre, gli imprenditori puntano in futuro anche alla produzione della materia prima necessaria per la realizzazione delle mascherine.

«Ringrazio le quattro aziende calabresi - il vicepresidente della Giunta regionale Nino Spirlì - che hanno deciso di aiutare la Calabria e i calabresi convertendo parte della loro attività, nella produzione di mascherine e compiendo una scelta etica, con una visione non solo per il presente ma anche per il futuro, perché il Covid - 19 non è stato ancora sconfitto e avere la mascherina come vicina di casa ci tranquillizza». 

«Usiamo le mascherina calabresi»

«Questo – ha affermato l’assessore all'agricoltura e alle politiche sociali  Gianluca Gallo – è un bel messaggio che viene fuori dal questa regione di solito vituperata. Oggi come Amministrazione regionale presentiamo questa iniziativa con la presenza di molti assessori per trasmettere un messaggio in un momento difficile e per dare la dimensione di come la Regione con il presidente Santelli abbia lavorato per il contenimento del virus. Questa estate quindi usiamo tutti le mascherine calabresi».

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