Cosenza, la paura da coronavirus si abbatte sulla movida: città semideserta

Calo vertiginoso delle presenze in pub e ristoranti del centro. Strade poco frequentate già all'ora di cena. Resistono i locali alla moda dei più giovani, ma senza assembramenti

di Salvatore Bruno
8 marzo 2020
01:10

Non si può certo parlare di coprifuoco, ma la movida cosentina del sabato sera, ha registrato una brusca frenata. Poche ore dopo la notizia dei ricoveri nel reparto di malattie infettive dell’Azienda Ospedaliera di tre persone risultate positive al coronavirus, la città ha reagito chiudendosi tra le mura domestiche e serrando le porte.

Strade sgombre e locali vuoti

Soprattutto è mancato il flusso dai centri dell’area urbana e dai paesi limitrofi al capoluogo. Alle 22 in Piazza Bilotti passeggiavano pochi intimi, semideserti il McDonald e gli altri locali del centro, spettrale l’aspetto di Corso Mazzini. Sorprendentemente sgombre alcune arterie cruciali, da Via Roma a Via Caloprese, a Via Alimena.


Il popolo della notte c'è

Più frequentati invece i luoghi di richiamo dei più giovani e del cosiddetto popolo della notte, come Piazza Santa Teresa. Ma senza assembramenti, con presenze per nulla paragonabili alla folla che solitamente anche a tarda ora, tale da ostacolare persino la circolazione stradale.

Primo sabato dopo l'ordinanza

In parte il calo può essere attribuito anche alla serata fredda e umida. Più verosimilmente è l'effetto delle nuove disposizioni emanate dal sindaco Mario Occhiuto, su indicazione del Governo. Abbiamo raccolto gli umori dei titolari di alcuni esercizi pubblici.

Giornalista
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