Lavoratori Cup licenziati a Cosenza, attesa la decisione del Consiglio di Stato

L'organo della giustizia amministrativa dovrà esprimersi sul prolungamento del contratto con l'Azienda ospedaliera di Cosenza, richiesto dalla Cooperativa. Intanto la Cisl denuncia: «Gravi disservizi per l'utenza»

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di Salvatore Bruno
12 febbraio 2020
23:40

Attesa la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla Seatt, per tornare ad espletare i servizi esternalizzati dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, il cui contratto è scaduto lo scorso 30 novembre. Secondo la Cooperativa, il rapporto dovrebbe rimanere in essere fino al completamento delle procedure di affidamento del nuovo appalto. In primo grado il Tar aveva rigettato il ricorso.

La denuncia della Cisl

«È necessario tutelare e salvaguardare i posti di lavoro e le professionalità dei dipendenti della Cooperativa Seatt che hanno espletato le attività di front office e back office presso servizi indispensabili quali operatori degli sportelli ticket e ritiro referti, addetti al Cup del Presidio ospedaliero Annunziata, Mariano Santo e Santa Barbara di Rogliano e del call center per le prenotazioni telefoniche, operatori amministrativi presso gli Uffici Protocollo, Laboratori e servizio economato per l’arco temporale di circa un ventennio e, considerata la difficile realtà occupazionale quale è quella calabrese, è auspicabile che ci si prodighi nell’adottare ogni misura possibile per far sì che si garantiscano i 54 posti di lavoro». Lo afferma in una nota il segretario della Cisl Funzione Pubblica Giuliano Esposito.


Disagi per l'utenza

«Inoltre è dovere dell’Amministrazione tutelare il lavoro dei dipendenti con ruolo amministrativo interni all’Azienda Ospedaliera, tra i quali l’Amministrazione stessa ha dovuto ridistribuire il lavoro sottoponendoli a turni stressanti per poter sopperire, loro malgrado, alle conseguenze negative generate dalla mancanza dal servizio dei lavoratori della Cooperativa. I suddetti licenziamenti stanno procurando di conseguenza anche forti ripercussioni sull’erogazione dei servizi sanitari a discapito dell’utenza di tutta la provincia – denuncia il sindacalista - Le conseguenze sono disservizi e gravi disagi per tutta l’utenza che quotidianamente si reca presso gli sportelli Ticket e cup dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, dovuti in particolare alla chiusura parziale degli stessi a causa della cessazione del rapporto di lavoro del personale dipendente della Cooperativa che, difatti, ha sempre garantito, in costanza del contratto d'appalto, la presenza costante di unità lavorative volte anche a sostituire i dipendenti assenti per malattia o per periodi di ferie subentrando con altro personale in sostituzione, in modo tale da non rallentare le attività di sportello».

Il paradosso dell’incarico ad hoc

«Vi è anche da rilevare un aspetto paradossale di questa vicenda – insiste il rappresentante della Cisl - al fine di riaprire il servizio ticket presso l’Ospedale Santa Barbara di Rogliano per soli due giorni la settimana e i rimanenti tre giorni presso l’Annunziata, mentre lo sportello ubicato presso il Mariano Santo risulta ancora chiuso, l’Amministrazione Ospedaliera ha conferito incarico ad hoc ad un dipendente giustappunto della Cooperativa Seatt, assunto con contratto di appalto con l’Asp di Cosenza».

Giornalista
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