Turismo, non basta Ryanair: alla Calabria serve una visione. «Qui c’è già tutto, dobbiamo saper sfruttare la nostra storia millenaria»
A Dentro la notizia focus sul settore più carico di potenzialità ed aspettative, spesso tradite dalla mancanza di programmazione. Le parole e i suggerimenti di esperti e protagonisti
Il futuro del turismo in Calabria? È qui e ora. Alla Cittadella regionale tornano gli “Stati generali del turismo”. E si riaffacciano, in tanti, i protagonisti di settore ai quali la Regione intende affidare le proprie ambizioni di crescita per la prossima stagione estiva: oltre 80 operatori di settore, suddivisi in sei tavoli tematici, per formulare all’ente presieduto da Roberto Occhiuto una serie di proposte concrete per cambiare marcia e ridurre le distanze con le altre regioni ad alta vocazione turistica, Sicilia e Puglia su tutte.
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Le telecamere di LaC, oggi, nel corso di “Dentro la Notizia”, il format condotto da Pier Paolo Cambareri, si sono accese proprio dalla Cittadella di Germaneto: al microfono dell’inviato Salvatore Bruno anche il responsabile Ryanair Italia, Mauro Bolla, il rappresentante di Assoviaggi di Confesercenti, Dino De Santo, e la dirigente del Dipartimento turismo della Regione Calabria, Maria Antonella Cauteruccio.
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In studio, il coordinatore del settore Sviluppo identità territoriale del Network LaC, Massimo Tigani Sava. Due i livelli della discussione: cosa bisogna fare nell’immediato per rispondere alle esigenze degli operatori di settore nel corso della stagione che verrà. E, poi, la visione sulla quale lavorare per rendere il concetto di turismo ampio, applicabile non solo a mare e montagna, e quindi ai beni materiali. È su tutto il resto, secondo Tigani Sava, che bisogna lavorare: sulla cultura, sulla storia, sulle tradizioni millenarie della Calabria che non possono rimanere scollegate rispetto alle azioni di attrattività sulle quali si tende a lavorare. I segnali di una nuova stagione per la regione ci sono tutti. A partire dalla volontà di Ryanair di supportare l’azione intrapresa da Occhiuto per colmare il gap, nel settore dei trasporti e del marketing, con il resto del Paese.
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Un concetto rilanciato dallo stesso Bolla e sottolineato da De Santo, che però ha posto in risalto la necessità di lavorare a specifiche intese con il colosso del trasporto aereo per sostenere le esigenze del turismo organizzato. Da LaC, attraverso Massimo Tigani Sava, le proposte alle istituzioni: se la Calabria è come un immenso libro di storia, il compito dell’ente è proprio quello di sfogliare ogni singola pagina per scrivere nuovi capitoli di attrattività che soltanto questa regione, in Italia, può permettersi. Quindi, una rivisitazione generale di programmi, obiettivi e progetti che tengano conto di una esigenza di “destagionalizzazione” a 360 gradi. Centrale, infine, l’intervento di Maria Antonella Cauteruccio: attorno alle azioni preventivate da Occhiuto c’è un grande clima di fiducia, testimoniato proprio dalle presenze e dalle proposte intervenute nel corso dei lavori. Un passaggio chiave per costruire e riprogrammare: crederci e crederci tutti insieme. Solo così i risultati potranno arrivare anche prima del previsto.
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