Distretti del cibo, Gal Batir chiama la Regione: «Si legiferi velocemente»

L'Agenzia di sviluppo locale: «Sono uno strumento di marketing territoriale strategico, essendo un fattore di grande attrazione e crescita economica»

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14 giugno 2020
18:39
Il presidente del Gal Batir Antonio Alvaro
Il presidente del Gal Batir Antonio Alvaro

«I "distretti del cibo" sono uno strumento di marketing territoriale strategico, essendo il cibo un grande fattore di attrazione e di sviluppo». È quanto sostiene il Gal Batir, l’agenzia di sviluppo locale per l’Area dello Stretto, la Costa Viola e la Piana di Gioia Tauro-Rosarno. I distretti del Cibo, sostituiscono di fatto i distretti rurali e quelli agroalimentari di qualità, ponendosi come strumento di valorizzazione e marketing del territorio, secondo la visione innovativa del Ministero delle politiche agricole, agroalimentari e forestali (Mipaaf). Ad evidenziare l’importanza dei distretti del cibo è il presidente del Gal Batir Antonio Alvaro.

 


«È fondamentale - sostiene Alvaro - che la Regione legiferi al più presto rispetto all’attuazione e individuazione dei distretti del Cibo, così da consentire uno sviluppo integrato dei territori rurali e delle produzioni di qualità. Rilanceremo l’idea e la sottoporremo all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il quale è attivo ed operativo sui territori calabresi sin dal suo insediamento e, per nostra fortuna, possiede una grande competenza amministrativa».

 

«Oggi più che mai, vista la situazione di crisi contingente - continua il presidente del Gal Batir - risulta opportuno potenziare quei sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole e agroalimentari da porre a sistema con la componente turistica. L’individuazione dei Distretti del Cibo, non potrà prescindere dal supporto concreto di chi opera sul territorio da anni in qualità di agenzia di sviluppo come i Gruppi di Azione Locale e anche delle associazioni di categoria agricole».

 

«L’omogeneità territoriale, paesaggistica e produttiva rimangono, come fu per i Distretti rurali, gli elementi principali di partenza per l’applicazione di questo prezioso strumento di sviluppo integrato. - afferma Alvaro - Con il Gal Batir già si diede vita qualche anno fa al marchio territoriale “Tyrrenico” che ha consentito a tante piccole aziende di riconoscersi nel proprio territorio di appartenenza e di fare rete per incrementare sia la qualità che il proprio reddito e per sfruttare proficuamente le azioni di promozione collettive. Siamo certi che anche con il supporto dei nostri esperti di settore e con l’aiuto di tutti i Gal calabresi, l’assessore Gallo si renderà disponibile per un confronto costruttivo che possa condurre in pochissimo tempo, alla formulazione delle procedure e dei criteri di individuazione dei Distretti del Cibo, così come hanno già fatto altre regioni nell’ultimo biennio».

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