Virus e crisi economica, doppia incognita per le aziende che prediligono l'estero
Le imprese si interrogano su cosa le aspetta una volta finita l'emergenza. Caso emblematico è rappresentato dalla Emmenet Engneering di Jonadi, nel Vibonese. Specializzata in sistemi di sicurezza, smart home e domotica, ha la sua attività prevalente in Russia e in Spagna
Una delle aziende il cui caso è emblematico per fotografare le incertezze che caratterizzano il quadro economico della provincia di Vibo Valentia è la Emmenet Engineering, sede legale a Milano ed operativa a Jonadi. Realtà di nicchia, è specializzata nella sicurezza, smart home e domotica per immobili di lusso, ed ha la sua attività prevalente in Russia e in Spagna. Oggi guarda al futuro con preoccupazione, e, con le commesse e gli spostamenti bloccati da e per l'Italia a causa della pandemia vive in uno stato di doppia incertezza.
Cosa succederà a chi lavora con l'estero?
«Per chi lavora essenzialmente in Italia – dichiara uno dei responsabili dell’azienda, Filippo Mondella – sarà più facile prevedere la possibilità di tornare alle regolari attività. Noi, che abbiamo gran parte del nostro business all’estero, siamo ulteriormente penalizzati da quanto sta accadendo. Quando qui si sarà archiviata l’emergenza, quando le aziende che hanno un mercato italiano potranno ripartire, noi non sapremo ancora quando merci e professionisti italiani potranno tornare a circolare liberamente. In sostanza, viviamo in una doppia incognita. Quella che riguarda il nostro paese, e quella per l’estero. Forse, anche se in Italia tutto riprenderà, noi saremo bloccati da altre emergenze. In un settore e da un territorio come il nostro, la considerazione vale soprattutto per noi, che presto saremo costretti a ricorrere alle misure previste dal governo, compresa la cassa integrazione». Una storia esemplare, ed una delle tante voci che in questi giorni esprimono un disagio sempre più forte, in un quadro di incertezza sempre più marcata