L’intervento

Fillea Cgil: «Lo sviluppo della Calabria passa dalle infrastrutture ferroviarie»

Per il segretario generale Simone Celebre è fondamentale «l'alta velocità ma servono anche più linee»

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di Redazione Economia
5 marzo 2024
10:39

«Non è una novità per nessuno che lo sviluppo di un'area, di una regione come la Calabria passa ineludibilmente anche dalle infrastrutture ferroviarie. E tra queste un posto in prima linea lo guadagna l'Alta velocità Salerno-Reggio. Nel Mezzogiorno ci sono 4 delle 12 linee ferroviarie peggiori d'Italia, tra queste la tratta Jonica, il collegamento Taranto-Reggio Calabria». Lo afferma, in una nota, Simone Celebre, segretario generale della Fillea Cgil Calabria.

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«Nella nostra regione l'età media dei convogli - aggiunge Celebre - è di 21 anni e 4 mesi, peggio di noi solo il Molise, contro l'età media dell'intero paese che è di solo 15 anni. In Calabria ci sono solo 294 corse giornaliere, in Lombardia sono quasi 2200 considerato che questa regione ha solo 5 volte il numero degli abitanti, mentre il numero delle corse e di quasi 7 volte, il 70 % delle linee ferroviarie calabresi è a binario unico e più del 50 % ancora non è elettrificato. Con questi dati ci chiediamo quale sia il senso di dare priorità alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, un'opera molto impattante economicamente, circa 11 miliardi, che non sposterà per nulla la qualità di vita dei cittadini calabresi e siciliani, sapendo che non ci sono tante risorse da investire nel sistema dei trasporti».


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«Noi riteniamo che il rilancio della mobilità su ferro e la condizione che vivono i nostri pendolari - sostiene il segretario generale regionale della Fillea - debbano diventare e una priorità dell'agenda politica nazionale e regionale. Perciò ribadiamo l'importanza che l'Alta Velocità arrivi anche nel Sud Italia e che attraversi l'intera Calabria. Non accettiamo che si fermi a Romagnano. E, purtroppo, siamo molto preoccupati dal fatto che, a oggi, non ci sono finanziamenti per la sua realizzazione. Dal confronto avuto con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e i vertici di Rfi, è emerso, infatti, un dato incontrovertibile: i tempi per la concreta infrastrutturazione ferroviaria della Calabria non sono ancora maturi. Se, infatti, Rete ferroviaria italiana prevede di investire in Calabria oltre 36 miliardi di euro, la messa a terra di questa ingente mole di finanziamenti rimane sulla carta per quanto riguarda i primi interventi per la realizzazione dell'Alta velocità ferroviaria. Per il momento l'unico intervento che pare avere un'accelerazione è quello relativo al raddoppio della galleria Santomarco»

«Per l'elettrificazione, la messa in sicurezza e il potenziamento della linea ionica, poi, i tempi appaino ancora più dilatati. Bisogna garantire ai calabresi, oltre all'Alta Velocità, più linee ferroviarie a doppio binario, elettrificate, con più treni moderni, puntuali perché altrimenti continueremo ad assistere a una situazione in cui i cittadini calabresi non avranno la possibilità di scegliere, in quanto costretti a spostarsi con i mezzi privati, scelta invece garantita nelle altre regioni. Purtroppo, a oggi, siamo costretti a constatare che il nostro Paese corre a diverse velocità anche tra Regioni del Sud». 

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