Pronti, partenza, via: gli esercenti calabresi si preparano alla fine del lockdown

Ecco cosa accade a Pizzo, dove nella centralissima piazza della Repubblica ristoratori e commercianti allestiscono i tavoli e preparano i negozi in vista della fase "2 e mezzo”

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di Cristina Iannuzzi
17 maggio 2020
14:00

Domani 18 maggio, dopo quasi tre mesi di lockdown, torneranno a riaprire i negozi al dettaglio: parrucchieri, estetisti, bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Riapriranno i musei e riprendono anche le celebrazioni liturgiche. A Pizzo in piazza della Repubblica, nel salotto della città turistica del vibonese, dove insistono la maggio parte delle gelaterie e dove è possibile degustare il famoso tartufo nero, fervono i preparativi in vista dell’avvio della fase due bis.

 


I maestri gelatieri sono pronti a riaprire le loro botteghe artigianali. C’è cauto ottimismo. C’è voglia di ripartire dopo mesi di stop forzato. «Non sarà come gli altri anni, ma da qualche parte dobbiamo pur cominciare». La maggior parte di loro ha adeguato i propri locali in base alle nuove linee guida che prevedono sanificazione dei locali, percorsi separati e distanziamento dei tavoli. Ma c’è chi non riuscirà a riaprire.

 

È la titolare di una pizzeria. «Dobbiamo ancora capire come sistemare i tavoli, come regolarci con le prenotazioni per non incorrere in multe… C’è ancora tanta confusione e abbiamo deciso di continuare con l’asporto, e dal primo giugno, forse, sistemeremo i tavolini all’aperto …». E non mancano le perplessità. «Il mio dubbio – racconta un giovane gelatiere - è che molti, per paura del contagio, non avranno voglia di uscire con gli amici a prendere un caffè, piuttosto che un gelato». Tra timori e ottimismo si guarda al 3 giugno, quando saranno possibili gli spostamenti extra regionali. Una data che potrebbe rappresentare l’avvio della stagione turistica.

Giornalista
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