Paese spaccato

Il Sud non vola, due giorni per Crotone-Palermo in aereo e gli altri esempi della vergogna trasporti

Scomode, costose e poche: le tratte aere che caratterizzano il Meridione esprimono plasticamente il gap con il Nord. In Calabria sono esigue le destinazioni che si possono raggiungere con voli diretti, mentre al Settentrione c’è l’alternativa dell’Alta velocità (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Anna Foti
27 novembre 2021
07:32

Solo Roma e Milano Linate (questa destinazione da dicembre anche con andata e ritorno in giornata) sono raggiungibili in aereo senza scalo intermedio da Reggio Calabria dove ad oggi vola solo Ita Airways; solo Bergamo e Bologna (in prospettiva anche Venezia) sono raggiungibili dall'aeroporto di Crotone dove vola solo Ryanair.  Ciò significa che gli scali presenti in Calabria, punta dell'Italia e profondo Sud, sono direttamente collegati con il profondo Nord con voli e destinazioni assai limitati e soli due dei tre con la Capitale. Quelle calabresi sono città del Sud che non possono, dunque, contare su un valido e accessibile collegamento aereo con le città del Nord. Uno spaccato che non sorprende e che non migliora se estendiamo l'analisi alle altre città con aeroporto nel Meridione e ai collegamenti tra di esse, quindi al trasporto aereo interno alle regioni del Sud.

Disagi, itinerari oltremodo prolungati e tortuosi, con costi anche alti, si registrano pure guardando ai collegamenti aerei tra le regioni del Nord, che però possono contare su un sistema di integrazione dei trasporti molto più efficace e accessibile. Una carenza che al Sud moltiplica e amplifica le difficoltà di spostamento che, nella maggior parte delle volte, non può avvenire in tempi ragionevoli e a costi contenuti. 


Palermo - Crotone, due voli in due giorni o dieci ore di treno con due cambi

Ipotizziamo di voler raggiungere Palermo da Crotone e di dover percorrere una distanza aerea di quasi 350 chilometri. Non esistono soluzioni utili per arrivare in giornata. Sarà necessario investire almeno due giorni con un itinerario improbabile che porti i passeggeri fino a Bergamo per poi scendere fino a Palermo. Il ritorno è davvero inenarrabile con un itinerario, anche questa volta spalmato su due giorni ma con tre o addirittura quattro scali, tra cui uno all'estero (frequente negli spostamenti targati Ryanair). Quindi il mezzo prediletto per arrivare prima, l'aereo, per questa tratta andata e ritorno richiede quattro giorni, con una spesa che può arrivare e superare anche la somma di 500 euro. L'alternativa è un viaggio in treno di dieci ore solo per arrivare a Crotone, cambiando due volte, oppure otto ore con quattro cambi. La spesa è compresa tra trenta e cinquanta euro, perché del Frecciarossa neanche l'ombra.

Volendo procedere con un paragone, una distanza aerea di poco superiore intercorre tra le città di Torino e Venezia. Qui, però, le possibilità di spostamento sono di più, anche se molto costose. Ci sono collegamenti, seppur con almeno uno scalo, che consentono il raggiungimento in giornata della meta ma non anche il ritorno nelle stesse 24 ore. Ci sono diverse opzioni sui due giorni (con tratte di tre o quattro ore). I prezzi tuttavia levitano anche fino al migliaio di euro, poiché tanto la compagnia AirFrance quanto Ryanair inseriscono uno scalo all'estero. In questo caso, però, il treno sopperisce: in quasi quattro ore si può arrivare a Venezia, con un cambio e un biglietto di ottanta euro mentre i crotonesi sul treno devono trascorrere tra le otto e le dieci ore, cambiando anche mezzo.

Da Brindisi a Reggio per visitare i Bronzi? Andata e ritorno in due giorni

Se volessimo, poi, da Brindisi raggiungere Reggio Calabria (342 chilometri di distanza aerea), ad esempio, per visitare i Bronzi e subito dopo rientrare, neppure l'aereo lo consentirebbe. Tra le soluzioni offerte da Ita, con il consueto scalo a Roma, c'è la tratta solo in fascia pomeridiana, di almeno tre ore circa, L'altra prevede due scali intermedi a Milano e Roma. Ciò significa che sarà necessario pernottare per visitare il museo la mattina successiva e nel pomeriggio rientrare. L'importo, in questo caso, potrebbe essere compreso tra 200 e 250 euro.

Al Nord, Cuneo e Bologna (circa 300 chilometri di distanza aerea) non possono contare su collegamenti aerei diretti ma il treno costituisce una valida alternativa. In quattro ore, con un cambio, al prezzo di settanta euro, la destinazione è raggiunta. Sono necessarie invece tra le otto e le dieci ore di treno per collegare Brindisi a Reggio Calabria, con cambi che possono arrivare a tre, seppure con prezzi inferiori perché anche questa tratta al Sud non è servita dal Frecciarossa.

Isolata la Basilicata

In Basilicata nessuno scalo aeroportuale e un'infrastruttura ferroviaria che al Sud resta da potenziare e implementare. L'isolamento di questa regione è ben raccontato dalle sette ore di treno con un cambio dell'unico collegamento giornaliero presente tra Reggio Calabria e Matera o anche dalle dieci ore sui binari con un cambio necessarie per raggiungere Potenza da Catania.

Da Lamezia Terme nessun volo diretto per destinazioni del Sud

I collegamenti tra i quindici aeroporti nelle regioni del Sud, di cui sette con voli internazionali, non producono benefici per chi risieda e debba spostarsi tra le città del Meridione. L'aeroporto internazionale di Catania offre come destinazioni dirette al Sud, solo le isole di Pantelleria e Lampedusa e voli di un’ora circa (neppure tutti i giorni) per Bari e Napoli. Se volessimo raggiungere l’altro aeroporto internazionale di Lamezia Terme, avremmo bisogno di oltre tre ore, facendo scalo a Roma Fiumicino e spendendo non meno di 180 - 200 Euro.

In Calabria la situazione precipita ancora. Lamezia Terme è tra gli aeroporti del Sud non collegato con il Sud. Nessun volo diretto, infatti, è previsto per Catania, Bari, Brindisi e neppure per Palermo e Napoli, che invece ne prevedono alcuni.

Una distanza aerea di 272 chilometri costretta a dilatarsi oltremodo quella, per esempio, tra Lamezia Terme e Napoli. Un itinerario prevede, infatti, uno scalo a Milano Linate, con aereo che dunque sale e poi riscende, con una durata di quattro ore e mezza nel cuore della giornata. L’alternativa, pagando circa 300 euro a fronte delle 180- 200 per il volo delle 11, è quella di partire alle ore 6:45, impiegando però sette ore e mezza per arrivare, dovendo fare doppio scalo a Fiumicino e Linate. Si tratta sempre di voli Ita che sappiamo fare sempre perno proprio su Fiumicino e Linate.

Neppure in aereo, anche su questa tratta, sarebbe possibile andare e rientrare in giornata ma almeno l'opzione ferroviaria non è altrettanto disastrosa: con un treno in tre - quattro ore da Lamezia Terme si arriva a Napoli.

Giornalista
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