Impianti sportivi a Rende, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Il Tar aveva bocciato la procedura bandita dall’ente per l’affidamento, riqualificazione e gestione del grande centro sportivo, dietro intervento del precedente gestore 

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di Redazione
12 agosto 2019
17:18
Rende, impianti sportivi
Rende, impianti sportivi

Il Consiglio di Stato, con Decreto del 12 agosto 2019 (Sezione Quinta, consigliere delegato Elena Quadri), ha accolto la richiesta di sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza pronunciata dal Tar Calabria il 26 luglio scorso. In quella circostanza, i giudici avevano annullato la procedura, bandita dal Comune di Rende, per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo sito in Commenda di Rende.  È quanto contenuto in una nota stampa.

Il bando del Comune 

Il Consiglio di Stato, accogliendo le tesi difensive proposte dagli avvocati Valerio Zicaro e Paolo Florio, in rappresentanza del Comune di Rende, ha ritenuto la sussistenza «dell’estrema gravità e urgenza tali da non consentire neppure la dilazione della trattazione cautelare fino alla camera di consiglio», accogliendo la richiesta di sospensione dell’efficacia della sentenza ed ha fissato «per la discussione, la camera di consiglio del 19 settembre 2019. La vicenda è nota e riguarda l’importante area sportiva di rilevanti dimensioni (circa 33.000 mq), adibita ad impianti sportivi (sei campi da tennis in terra rossa, un campo sintetico, un campo di minibasket, un campo di calcetto ed una piccola palestra attrezzata), che si trova nel pieno centro del Comune di Rende. L’Amministrazione comunale aveva bandito una procedura aperta volta all’affidamento, in concessione, in finanza di progetto, dell’area.


 Il ruolo del precedente gestore 

Tuttavia il precedente gestore dell’impianto, l'asd Tennis Club di Rende, aveva impugnato il bando ritenendolo illegittimo. Il Tar Calabria, dapprima, aveva accolto la richiesta proposta dall’Associazione sportiva con ordinanza cautelare. A sua volta, l’Amministrazione comunale aveva impugnato l'ordinanza ottenendone la riforma, in sede cautelare, da parte del Consiglio di Stato. Tuttavia, all’esito del giudizio, il Tribunale aveva confermato la propria decisione e, in accoglimento del ricorso proposto dall’Associazione sportiva, aveva annullato la procedura.

La decisione del Consiglio di Stato 

Il Comune di Rende ha proposto appello contro la sentenza denunciando numerosi profili di illegittimità e, contestualmente, ha richiesto la sospensione dell’efficacia lamentando ed allegando un pregiudizio grave e irreparabile. Oggi la decisione attesa. Il Consiglio di Stato con decreto n. 461/2019 ha condiviso la sussistenza dei presupposti di gravità ed irreparabilità, oltreché di sommaria fondatezza delle ragioni rappresentate dagli avvocati Zicaro e Florio, ed ha, dunque, accolto la richiesta cautelare.

 

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