Imprese artigiane in trappola: «Nessuno firma i decreti, aiuti al palo»

Confartigianato Calabria denuncia l’immobilismo della Regione e l’impasse causata dalla ritardata nomina dei dirigenti: «Le risorse del fondo per la competitività e lo sviluppo sono ossigeno, liberatele»

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di Redazione
12 dicembre 2020
11:58
La sede della Regione Calabria
La sede della Regione Calabria

«L'immobilismo della Regione Calabria rispetto all'erogazione dei contributi in conto capitale a fondo perduto in favore delle imprese artigiane afferenti al Fondo regionale per la competitività e lo sviluppo, non può essere sottaciuto e tollerato». Non usa mezzi termini Confartigianato imprese Calabria, che sollecita ancora una volta la Regione a intervenire in merito ai ritardi che stanno bloccando l’erogazione delle risorse del «fondo destinato a sostenere gli acquisti di scorte ed investimenti in attrezzature».

 


«Risorse che in questo momento di crisi innescata dalla pandemia rappresenterebbero davvero una boccata d'ossigeno per le nostre imprese – si legge in una nota -. Quel bando che era stato pensato per essere snello e garantire rapidità di risposte alle imprese artigiane è diventato l'ennesima trappola della burocrazia regionale, tanto che per arrivare alla erogazione dei contributi ci sono ben tre passaggi formali da adempiere prima di arrivare alla liquidazione. E se il precedente ritardo, accumulato nella fase iniziale, era stato in parte recuperato nel periodo estivo grazie anche all'intervento del presidente facente funzione, Nino Spirlì - all'epoca vice presidente con delega all'Artigianato -, dal 15 settembre (data dell'ultimo decreto) nulla, o quasi, è stato fatto».

 

Quattro mesi di ulteriore stop che secondo Confartigianato sono stati causati soprattutto «dalla rotazione dei dirigenti regionali, decisa con provvedimento del 29 settembre scorso, che ha visto la sostituzione del responsabile del settore». «Nessuno ha pensato bene di nominare il sostituto, se non poche settimane fa – continuano i rappresentanti delle imprese artigiane -. Oggi siamo di fronte ad una situazione insostenibile in cui addirittura le verifiche amministrative sulle aziende, necessarie per l'erogazione dei contributi, vengono ripetute più volte perché fatte scadere nella loro validità, perché non c'è un dirigente pronto a firmare i decreti».

 

«Abbiamo inoltrato diverse sollecitazioni alla Regione – si spiega ancora nella nota di Confartigianato Calabria – e nonostante le rassicurazioni, nelle scorse settimane è stato pubblicato solo un decreto di ammissione al beneficio con 9 aziende ed ovviamente nessuna erogazione di contributo. Ci aspettavamo qualcosa di diverso: tra le oltre 100 aziende in attesa, alcune aspettano il contributo da quasi un anno. Apprezziamo certo gli sforzi messi in campo dalla Regione a sostegno delle diverse categorie produttive – conclude la nota - maggiormente colpite dalla pandemia; comprendiamo la difficoltà di lavorare in situazioni costantemente emergenziali, ma accelerare l'erogazione di questi contributi oggi è fondamentale. Auspichiamo dunque che ci sia da subito un riscontro concreto alle richieste degli artigiani calabresi. Ed al presidente Spirlì rinnoviamo l'invito ad assumere l'impegno di rifinanziare il bando che oggi rischia di dover essere chiuso per esaurimento delle risorse, atteso che l'80% di quelle disponibili sono già impegnate».

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