Nuovo organo

Insediato il tavolo regionale per il lavoro: «In Calabria dati preoccupanti, serve far convergere domanda e offerta»

VIDEO | Secondo l'assessore al ramo Calabrese uno dei problemi principali è la formazione: «Spesso non c'è riscontro tra le esigenze delle aziende che cercano dipendenti e i tanti disoccupati». Tra i temi affrontati anche il lavoro nero e lo smart working. Presenti Occhiuto, Inps, Inail e sindacati

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di Luana  Costa
13 novembre 2023
17:03

È stato insediato alla Regione il tavolo per i servizi e le politiche del lavoro. Tra i compiti del nuovo organo vi sono quelli di assicurare il confronto con le parti sociali nella proposta, verifica e valutazione delle linee programmatiche nell'organizzazione delle politiche del lavoro. Presenti oltre al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e l'assessore al ramo, Giovanni Calabrese, anche i rappresentanti di Inps, Inail, Camere di Commercio, Anpal, consulenti del lavoro, Ufficio scolastico regionale, associazioni sindacali e datoriali.   

«Un momento importante per la Calabria ed è un momento di confronto per costruire il piano per il lavoro per dare risposte ai calabresi», ha chiarito Giovanni Calabrese. «Abbiamo ricostruito i dati che riguardano i precari e i disoccupati, numeri preoccupanti. Dal confronto con le associazioni datoriali vogliamo elaborare misure per utilizzare al meglio le risorse che oggi ci sono, per costruire percorsi formativi e lavorativi in Calabria e comprendere le reali esigenze delle imprese calabresi per fornire loro operatori qualificati e farli assumere attraverso incentivi».


«Il principale problema è quello della formazione - ha chiarito l'assessore al Lavoro -. Spesso non c'è riscontro tra le esigenze delle aziende che lamentano la mancanza di operatori e i tanti disoccupati. Abbiamo notato che la formazione erogata in questi anni non risponde alla richieste di lavoro. Bisogna invertire la rotta, con il programma Gol abbiamo ingenti risorse da spendere sulla formazione».

«Il sommerso è un grosso problema - ha poi aggiunto l'assessore al riguardo della diffusione del lavoro nero - e c'è anche in Calabria. Stiamo ragionando su come affrontarlo perché il lavoro nero non è lavoro. I calabresi scappano anche per questo, perché non hanno la garanzia dei propri diritti. Bisogna costruire quelle condizioni per il lavoro, spesso è mancato in Calabria. Lo sappiamo bene».

«La mancanza di lavoro è anche la causa di continuo e costante impoverimento della Calabria, ha dati economici sempre negativi perché perde percentuali di pil per la perdita di giovani che abbandonano la Calabria perché non trovano lavoro», ha chiarito il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. «Sono molto contento che oggi si dia corso ad una delibera di qualche settimana fa e si renda strutturale il tavolo per il lavoro».

«Noi stiamo cercando di attrarre investitori nazionali e internazionali - ha poi aggiunto - attorno agli asset della logistica. Alcuni hanno risposto positivamente perché hanno sperimentato che oggi la Calabria rispetto al passato ha ecosistemi che permettono di insediare nuovi investimenti. È ancora poco ma vi è ancora da affrontare il problema che si è prodotto con la cancellazione del reddito di cittadinanza». 

«Di recente, abbiamo deliberato in giunta una serie di iniziative che si basano su due pilastri: costruisci Calabria, diamo delle risorse della programmazione europea ad aziende nazionali e multinazionali che vogliono formare on the job i percettori di reddito di cittadinanza ma anche i disoccupati per assumerli. L'altro pilastro è quello del lavoro in smart working, diamo risorse ad aziende importanti che vogliono formare i lavoratori per impiegarli dalla Calabria in smart working. Un modo per innovare anche il sistema della formazione professionale, che non forma adeguatamente i giovani con profili utili».

Giornalista
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