"I trasferimenti da Palermo a Rende sono inaccettabili e irricevibili. Non risolvono il problema di Almaviva Contact, che sta utilizzando un metodo che non fa bene né alla società né ai lavoratori". Lo dice il segretario provinciale della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso, parlando dei trasferimenti da Palermo a Rende dei lavoratori di Alamviva Contact dall'8 novembre.   

 

"Il governo ha messo sul piatto 30 milioni di euro in più per gli ammortizzatori sociali del settore dei call center, Almaviva Conctact continua a fare scelte unilaterali, che non aprono a nuove prospettive né un nuovo percorso industriale per il settore dei call center - prosegue il sindacalista - Con questa scelta, Almaviva colpisce l'anello più debole della catena: lavoratori a basso reddito, che a Rende guadagneranno 600-700 euro al mese e per noi è inaccettabile. Servono investimenti su formazione, ricerca e sviluppo".    

 

"Nei prossimi giorni indiremo assemblee - aggiunge - per definire insieme ai lavoratori le iniziative da adottare. Non c'è più tempo, il governo intervenga con azioni concrete, non è più il tempo degli annunci o dei buoni propositi".

 

Nella lettera inviata al viceministro Teresa Bellanova, nella quale chiedono una convocazione urgente al Mise sul nodo dei trasferimenti da Palermo, i sindacati scrivono che "nonostante l'invito del viceministro rivolto alle parti sociali e all'azienda, la direzione di Almaviva ha comunicato, oggi 2 novembre 2016, la nuova decorrenza dei trasferimenti collettivi, che dovranno essere operativi già dal prossimo 8 novembre, pena il licenziamento dei primi 154 lavoratori che non potranno trasferirsi".

 

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