Lavoro, Ugl all'attacco: «Calabria ignorata e offesa dal Governo»

Il segretario Cuzzupi stigmatizza l'«assordante silenzio» del ministro Catalfo in merito alle prospettive occupazionali di questa regione

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20 settembre 2020
17:48
Il ministro Nunzia Catalfo
Il ministro Nunzia Catalfo

«Un paio di settimane fa l'assessore al Lavoro della Regione Calabria, unitamente all'Ugl Calabria ed alle organizzazioni sindacali presenti al Tavolo del lavoro regionale, hanno siglato ed inviato al ministro Nunzia Catalfo una lettera in cui si sottolineava l'urgente necessità di un confronto, da tenere insieme alle organizzazioni sindacali, su temi fondamentali quali la necessità di dare una prospettiva occupazionale ad una vasta platea di disoccupati di lunga durata ed ex beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga. Ebbene a quella lettera, accorata, precisa e condivisa da tutti i soggetti presenti al Tavolo, è seguito un assordante silenzio che delinea in maniera precisa quale sia il livello d'interesse e attenzione che il Governo ha verso la nostra regione e, più in generale, verso il Meridione».

 


Lo afferma il segretario generale confederale dell'Ugl Calabria, Ornella Cuzzupi, «che non nasconde la propria, profonda, preoccupazione – è detto in un comunicato – per la mancanza di considerazione che l'esecutivo mostra verso argomenti fondamentali per la vita delle persone».

 

«Tra l'altro – continua Cuzzupi – ignorare la questione, sollevata dalla lettera, circa la necessità d'inquadrare in modo giusto chi ha completato i percorsi di formazione e perfezionamento, vanifica gli investimenti effettuati dalla Regione Calabria per dare un'opportunità lavorativa. In tutto questo non venga elusa neanche l'esigenza di accompagnare verso il pensionamento i tanti soggetti che, per l'età avanzata, risultano difficilmente collocabili sul mercato del lavoro. La Calabria, terra di profonda cultura e di intima dignità, non può essere ignorata e offesa con comportamenti di superficialità e sufficienza, così come stanno facendo ministro e Governo».

 

«Quello che non si vuol comprendere – continua – è come la crescita del Paese sia strettamente e intimamente legata allo sviluppo del Mezzogiorno. L'assistenzialismo fine a se stesso serve solo ed esclusivamente a depauperare il territorio di risorse umane e a gestire meglio certi fenomeni. Creare opportunità, favorire gli investimenti, aprirsi verso un'occupazione vera e produttiva sono invece gli obiettivi che deve porsi chi veramente punta alla crescita del Paese».

 

«Noi, come sindacato – conclude –, la nostra parte la facciamo, speriamo che non continui a sfuggire al confronto chi dovrebbe invece far seguire i fatti alle parole. In tal caso l'Ugl Calabria sarà pronta a ricordarglielo».

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