Locri, l'allarme di un personal trainer: «Mancano regole, così non possiamo riaprire»

VIDEO | Ilario è titolare di una tra le attività maggiormente messe in ginocchio dalla pandemia: «Saranno in tanti a restare chiusi, una sconfitta per tutti»

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di Ilario  Balì
7 maggio 2020
12:35

Il primo a chiudere e, probabilmente, uno degli ultimi a riaprire. Ilario fa il personal trainer ed è titolare di una nota palestra di Locri, fra le attività maggiormente messe in ginocchio dalla pandemia. Un mondo fatto di pesi, panche, cyclette, tapis roulant e attrezzi vari che rischia di uscire con le ossa rotte dalla sfida contro il Covid19. «Nella Locride non saremo in grado di ripartire con serenità il 18 maggio – afferma - Manca la regolamentazione, non abbiamo limiti entro i quali muoverci. Rimaniamo in balìa delle onde, con il rischio di naufragare».

Tenere tanto tempo la saracinesca abbassata per Ilario e i suoi dipendenti è stato complicato, ma ad oggi la preoccupazione non è il quando, ma il come ripartire, con notevoli implicazioni sulla sopravvivenza di diverse realtà. «Molti di noi vivranno un dramma – sostiene il tecnico - A settembre, il mese più proficuo per la ripartenza, saranno in tanti a non riaprire. E sarà una sconfitta per tutti».


La voglia di fitness dopo due mesi di clausura tra gli appassionati è forte. E anche Ilario, che ha fatto della sua passione un lavoro, si sta preparando a rispettare le nuove norme e i protocolli di sicurezza per salvaguardare la salute della clientela. «Gestire un’agenda giornaliera di appuntamenti con un numero massimo di 3 persone per istruttore e tenendo conto delle dimesioni dei locali, credo sia l’unica soluzione per poter riprendere. La paura adesso non è il virus – conclude - ma quello che il Covid ha generato tra la gente».

 

Giornalista
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