Lsu e Lpu, i sindacati: «Dal Governo segnali positivi, ma non molliamo»

I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil si dichiarano ottimisti sulla proroga dei contratti ai 4.500 precari calabresi dopo il confronto tra il presidente Conte ed i vertici nazionali delle organizzazioni confederali

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di Redazione
11 dicembre 2018
16:31

Sulla possibile stabilizzazione dei 4.500 lavoratori precari calabresi, Lsu ed Lpu, si registra l'apertura del governo. È quanto comunicato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo. Nei giorni scorsi, i lavoratori interessati erano scesi in piazza, attuando un blocco ferroviario all'altezza della stazione di Lamezia Terme, nevralgica per i trasporti di tutta la regione.


«Ieri, come è noto - scrivono i tre segretari - il presidente del Consiglio dei ministri ha incontrato i segretari generali di Cigl, Cisl, Uil. Sul tavolo c’erano le proposte del Sindacato confederale per la modifica della Legge di bilancio. Fra queste vi era anche quella per la risoluzione della vertenza, ventennale, degli ex Lpu/Lsu della Calabria. Oggi, alla luce di quanto emerso al termine della discussione a Palazzo Chigi, valutiamo positivamente rispetto l'apertura del confronto da parte del Governo con Cgil, Cisl, Uil. Ora, auspichiamo che questa apertura di credito, che riteniamo opportuno sia funzionale a instaurare un rapporto di confronto continuativo e costruttivo con il Sindacato confederale sui temi della crescita, dello sviluppo occupazionale e sociale del Paese, si trasformi nel mantenimento degli impegni presi con il sindacato e nella loro immediata trasformazione in quei fatti concreti tanto attesi dalle lavoratrici e dai lavoratori calabresi».


 

Tra questi impegni, per Cgil, Cisl, Uil Calabria «assume una particolare rilevanza la risoluzione definitiva della vicenda degli ex Lsu/Lpu. «La discussione di ieri, gli impegni assunti dal Governo, la presa di posizione delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil – affermano i sindacati calabresi - sono il frutto delle richieste avanzate durante la due giorni di mobilitazione che hanno visto i lavoratori precari dare vita, sostenuti dai sindacati confederali regionali, ad una mobilitazione di protesta dalle forme democratiche e costruttive».

 

Nonostante questa prima apertura, comunque, i lavoratori precari mantengono il loro stato di agitazione e mobilitazione con assemblee permanenti all'interno dei Comuni presso i quali prestano la loro lavoro. «Siamo all'ultimo metro dal traguardo - scrivono Cgil, Cisl e Uil - sono da evitare fughe in avanti che possono pregiudicare il raggiungimento dell'obiettivo. In questa fase, poi, è determinante concentrarsi sulla vertenza, mantenere e migliorare la convergenza trovata fra lavoratori, sindacati e amministratori locali ed evitare di far circolare voci che potrebbero intorbidire il clima della vertenza. Da parte nostra, infine, continueremo a monitorare l'iter parlamentare della proposta di modifica alla Legge di bilancio proposta dalle segreterie generali di Cgil, Cisl, Uil e, laddove non vi dovesse essere la presentazione dell'emendamento a sostegno della vertenza degli Lsu/Lpu calabresi, presso la Commissione competente, confermiamo la nostra intenzione di trasferire la vertenza a Roma e organizzare la mobilitazione nazionale dei lavoratori precari».

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