Metro Cosenza: infrastruttura strategica o opera mangiasoldi?

L’aggiudicazione della gara per la Metropolitana leggera Cosenza – Rende – Unical da parte della Regione, segna un punto di svolta e una accelerazione polemica nel confronto politico tra chi vede nell’opera una infrastruttura strategica in chiave di costruzione di un’unica area urbana e chi, invece, ci vede un’opera mangiasoldi destinata a diventare una nuova Salerno – Reggio
26 febbraio 2016
14:55

Dietro lo slogan “Allarme metro” si riuniranno oggi pomeriggio a Cosenza i sostenitori dell’ex sindaco Occhiuto per raccogliere le firme contro il progetto di realizzare la Metro lungo il viale Parco. “Un’opera che dividerebbe la città in due – sostengono gli organizzatori del sit-in – e riproporrebbe nuovamente il problema della ghettizzazione dei quartieri periferici di via Popilia e Vaglio Lise”. Il progetto è osteggiato apertamente anche da una serie di movimenti e liste civiche di area progressista che nel corso del tempo hanno evidenziato l’anti-economicità di un’opera che, per sostenersi, avrebbe bisogno di circa 30mila passeggeri al giorno e 2.500 ogni ora. “Numeri – ha detto Mario Bozzo di Rinascimento Meridionale – assolutamente irrealistici se pensiamo che le altre metropolitane realizzate in Italia negli ultimi decenni sono tutte in crisi proprio per la mancanza di viaggiatori”.


Tra chi sostiene l’opera, c’è il Partito democratico. Il segretario provinciale della federazione di Cosenza, Luigi Guglielmelli, ha spiegato che la metropolitana di Cosenza è una grande infrastruttura moderna, europea ed utile che non produrrà “alcuna barriera architettonica, alcun muro di Berlino e soprattutto saranno rispettati gli innesti pedonali e il verde di Viale Mancini sarà tutelato. Infatti la metropolitana sarà su un binario unico per uno spazio corrispondente a quello oggi utilizzato dai parcheggi e soprattutto diminuirà l'inquinamento circostante”. Quanto alla utilità di una mega opera del genere per la mobilità sul territorio dell’area urbana, Guglielmelli si dice ottimista: “Si potrà raggiungere l'Unical in pochi minuti senza scambi e con la massima efficienza e finalmente avremo una città urbana integrata con l'Università. La metropolitana sarà anche collegata con Rogliano per facilitare per la prima volta lo sviluppo a sud di Cosenza”.


 


Soddisfatto per lo sblocco di un iter che aveva sollecitato da tempo, anche il consigliere regionale dem, Carlo Guccione: “Finalmente si da avvio ad un’opera che prevede un finanziamento europeo ingente e strategico per la mobilità non solo nell’area urbana ma per i collegamenti tra Cosenza e la città capoluogo di Regione che sarà raggiunta in 55 minuti e in condizioni di affidabilità, sostenibilità e sicurezza. Se non si fosse aggiudicata la gara avremmo fatto perdere alla Calabria milioni di euro di finanziamenti pubblici e l’opportunità di realizzare la più grande opera infrastrutturale per la mobilità sostenibile del Sud Italia”.

 

Angela Bruni

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