Un tavolo allargato a tutte le forze sociali del Mezzogiorno che definisca un programma di sviluppo da presentare al Governo. Lo propone il segretario confederale dell'Ugl della Calabria, Ornella Cuzzupi. «Il dramma che stiamo vivendo in questi mesi - spiega - non può esser lasciato nei libri di storia come il periodo che ha determinato il crollo dell’economia e la fine di ogni speranza per il Meridione. Questo è il momento in cui tutte le forze positive del Sud devono cercare di unire le loro capacità propositive e dare un contributo affinché si determini un Piano d’interventi vero e prospettico per la rinascita del Mezzogiorno».

«L’Ugl - continua - è pronta, senza alcuna remora a confrontarsi con tutti quelli che vorranno partecipare alla costruzione del futuro. L’Italia deve proiettarsi verso il domani ad andatura univoca in tutte le sue realtà. Lasciare indietro il Meridione o anche solo parte di esso è un atto di autolesionismo di portata storica. Il Sud - osserva Cuzzupi - ha un patrimonio umano e di potenzialità enormi, occorre però che il Governo centrale sia stimolato a sostenerne crescita a sviluppo. Questo è il momento per gettare le basi di quello che sarà. E lo si deve fare con velocità e determinazione».

I settori sui quali intervenire, secondo Cuzzupi, sono molteplici e vanno dall’agricoltura al turismo, dalle piccole e medie imprese ai servizi. Un panorama vasto da valutare nella usa complessità e sorreggere attraverso azioni ben precise ed erogazione di liquidità mirate.

«Lo Stato, tra l’altro - continua - deve farsi garante della legalità ma, nello stesso tempo, ha il dovere di arginare il rischio che la piovra della burocrazia produca il solito dedalo di norme e procedure che rende tutto farraginoso e complesso. Un processo questo descritto che, paradossalmente, favorisce la nascita di un pericoloso mercato nel quale la malavita germoglia senza limiti. Occorre tenere alta la guardia e l’attenzione, ma non paralizzare e rendere improponibili investimenti privati, questo è un altro degli aspetti da affrontare e con coraggio risolvere».

La posizione espressa dal segretario regionale Ugl supera ogni steccato nel nome di una prospettiva di sviluppo. «La mia organizzazione, a partire dal segretario generale Capone, da tempo indica come necessario un Piano complessivo di sviluppo per il Paese; da parte mia - prosegue - l’invito a concordare in tempi brevi un tavolo per il Mezzogiorno prende oggi la sorta dell’ufficialità».

L’Ugl Calabria, conclude, «è pronta a collaborare con tutti quelli che, mettendo indietro interessi di parte, sono pronti a rimboccarsi le maniche e costruire il futuro».