Niente ristori royalty, pescatori in protesta a Crotone: «Attendiamo da 8 anni, siamo stremati»

VIDEO | Si tratta di somme che la società Eni eroga a Regione Calabria e a otto Comuni costieri della provincia per le estrazioni di idrocarburi in mare. Ma la corresponsione dei fondi è bloccata da lungo tempo

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di Francesca Caiazzo
29 giugno 2021
15:03

Come annunciato nei giorni scorsi, i pescatori di Crotone e Le Castella sono scesi in piazza questa mattina per protestare contro la mancata corresponsione delle royalty che l’Eni eroga a Regione Calabria e agli otto Comuni costieri della provincia per le estrazioni di idrocarburi che avvengono in mare. «I pescatori, nel 2017, sono stati esclusi d’imperio dall’Accordo di Programma che andava a distribuire queste somme. Ma loro hanno sempre fatto parte dei beneficiari di queste royalty perché sono i primi ad avere pregiudizio dalla presenza delle piattaforme in mare» spiega in piazza della Resistenza Manuela Asteriti, presidente dell’associazione Pescatori Crotonesi.

I motivi della protesta

Oltre un centinaio gli operatori che attendono il ristoro per il mancato pescato, bloccato da anni a causa dell’ipotesi che tali somme potessero essere intese come aiuti di Stato. Dubbi sciolti sia da Roma che da Bruxelles con propri pareri, ma le royalty non si sono sbloccate e non vengono più erogate ai pescatori.


«Siamo scesi in piazza per rivendicare i nostri diritti perché sono sette anni che ci vengono negati. La marineria è messa allo stremo, speriamo che le istituzioni prendano provvedimenti» si sfoga Alessio Lanatà, presidente della Cooperativa Talassa. Non ricevere questi ristori sta aggravando la situazione dei pescatori, la cui attività «è già limitata per la presenza delle piattaforme, dell’Area Marina Protetta, dalle navi che fanno prospezioni, poi c’è stato il Covid. Un insieme di cose che ci hanno portato a una situazione catastrofica».

Le richieste dei manifestanti

Sono tre le richieste che i pescatori fanno a Regione e Comuni: rivedere l’accordo di programma del 2017, partecipare alla stipula del prossimo accordo che sarà siglato nel 2022 e la partecipazione di Eni a un tavolo tecnico. Istanze che sono state avanzate al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che in tarda mattinata ha ricevuto una delegazione dei manifestanti.

Il primo cittadino ha concordato «sulla necessità – si legge in una nota diramata dall’ente comunale al termine dell’incontro - di apportare modifiche a favore delle marinerie nel nuovo accordo di programma quadro che verrà stipulato nel 2022» e «si è impegnato, inoltre, a procedere alla convocazione dei sindaci dei Comuni della provincia di Crotone beneficiari delle royalty e a farsi promotore del tavolo tecnico di confronto con i rappresentanti dell’Eni».

Giornalista
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