Ospedale Sibaritide, la denuncia del sindacato Sgb: «Il 70% dei lavoratori non è calabrese»

VIDEO | Il coordinatore provinciale Bruno Graziano ha inviato una nota in prefettura, all’Asp, alla committenza e al sindaco: «La manodopera locale del cantiere viene licenziata»

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di Matteo Lauria
7 luglio 2021
15:22

«Via la manodopera locale, spazio ai trasfertisti». È quanto accade all’interno dei cantieri del nuovo ospedale della Sibaritide e, come se ciò non bastasse, le aziende che operano in regime di sub-appalto contrattano direttamente con i lavoratori in base ai principi di produttività in violazione al contratto nazionale collettivo di lavoro. La denuncia arriva dal coordinatore provinciale dell’Usb Bruno Graziano, non nuovo a questa tipologia di interventi e protagonista di una serie di proteste in passato

Il sindacalista, insiste sulla richiesta del piano di committenza e, proprio in queste ore, ha inviato una nota alla prefettura di Cosenza, all’ispettorato del lavoro, al sindaco di Corigliano-Rossano, all’Asp di Cosenza e alla committenza (D’Agostino group) nella quale nel ravvisare ipotesi di condotta anti sindacale per via dell’esclusione della Sgb dalle trattative sottolinea come molti «lavoratori locali qualificati siano stati puntualmente licenziati mentre gli operai trasfertisti restano a lavorare producendo straordinari serali e i sabato senza alcun rispetto del Ccnl. Il tutto, denuncia l’organizzazione sindacale, documentabile attraverso una verifica interna al cantiere».


Chieste verifiche nel cantiere 

Nella stessa nota si sottolinea come nel tempo sia stata avanzata la richiesta, disattesa, di «conoscere il numero delle aziende che operano in sub-appalto onde evitare di fare uso di contratti a termine in modo non conforme alla normativa vigente in materia. Altri punti su cui è necessario avviare una serie di controlli sono la «sicurezza e l’igiene sui luoghi di lavoro». Il coordinatore Graziano vive a diretto contatto il cantiere se non altro per il fatto che è assunto all’interno di una ditta da dipendente.

Pur tuttavia assume le lagnanze dei lavoratori iscritti a sindacato e uno dei punti nodali violati, a suo parere, è il mantenimento delle maestranze locali: «Ho lavorato in molti cantieri e ho anche vissuto la vicenda della centrale termoelettrica Enel di Rossano all’interno della quale si assumeva il 90% delle maestranze locali. Nel cantiere dell’ospedale della Sibaritide avviene il contrario». Per il sindacalista il 70% della dotazione organica è extraregionale.

 


 

 

 

Giornalista
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