Primo maggio, i sindacati calabresi: «Non una giornata di festa ma di fiducia e impegno»

Una festa dei lavoratori in tono minore la definiscono Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo di Cigil, Cisl e Uil. «C'è bisogno di una scossa, bisogna creare condizioni di lavoro stabile e di qualità»

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di Redazione
1 maggio 2021
10:18

«Anche quest’anno e per il secondo anno consecutivo, siamo costretti dalla crisi sanitaria ancora in corso, a vivere un Primo Maggio in tono minore, una giornata che non può essere di festa, ma deve diventare di impegno, di fiducia». Inizia così la nota unitaria dei segretari regionali di Cigil, Cisl e Uil - Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo – in occasione della Festa dei lavoratori.

«Siamo costretti, infatti, anche nel 2021 – continuano - a fare i conti con le pesanti ricadute della pandemia da Covid-19 che stanno duramente colpendo il corpo sociale ed economico della nostra regione. Oggi, però, vogliamo resistere al senso generale di sfiducia per predisporci alla conquista della speranza. Questo Primo Maggio, caratterizzato come è da un contesto da dopo guerra, ci deve essere utile per costruire il rilancio economico e produttivo della nostra regione, partendo dalla realizzazione di condizioni di lavoro stabile e di qualità, in sicurezza e nella legalità».


«La sicurezza, soprattutto, dovrà essere la stella polare da seguire in ogni luogo di lavoro, convinti come siamo - aggiugono i sindacati - che l’Italia, la Calabria, possa essere curata solo con il lavoro ma che il lavoro debba es-sere rispettoso delle leggi e dei contratti che agiscono nella logica di prevenzione dei rischi. Quelli che ci troveremo ad affrontare saranno mesi difficili, mesi che richiederanno un grande impegno umano, sociale e civile al fine di agganciare la ripresa e ridare slancio all’economia del nostro territorio. Non tutto, però, è perduto. I problemi aperti dalla pandemia potranno essere superati, traguardando la ripartenza auspicata, insistendo sulla strada del dialogo sociale per evitare il rischio che la Calabria rimanga condannata a vita dentro i percorsi accidentati proposti da chi, sino ad oggi, ha gestito la cosa pubblica regionale, in maniera a dir poco discutibile».

E ancora: «La Calabria ha bisogno di una scossa, ha bisogno di una nuova stagione concorsuale che sia in grado di immettere nella pubblica amministrazione calabrese  i tanti nostri giovani di talento, il cui ingresso nella macchina pubblica calabrese, è di fondamentale importanza per programma e spendere le risorse pubbliche nazionali e comunitarie, in quantità e qualità. Questa regione nel lavoro privato poi ha bisogno di scrivere una nuova pagina sulle politiche attive del lavoro, della formazione e riqualificazione professionale, per favorire strumenti, come i patti territoriali, che siano in grado di far diventare la Calabria un attrattore di investimenti nella ricostruzione».

«Questo Primo Maggio, infine, dovrà essere vissuto con gli stessi sentimenti che hanno consentito all’Italia di ripartire, di ritrovarsi più forte di prima, dopo gli anni drammatici del conflitto mondiale. Ma questa volta il Paese dovrà rimettersi in moto curandosi di non lasciare nessun territorio indietro, compresa la Calabria. Noi lavoreremo affinché dal Primo Maggio si possa aprire una fase di confronto informato e di merito tra tutte le forze sociali, produttive, partitiche, dell’associazionismo e del volontariato, per costruire dal basso un progetto di Calabria nuova e diversa. Noi lavoreremo - concludo Sposato, Russo e Biondo - affinché il prossimo sia veramente un Primo Maggio migliore, una Festa vera del Lavoro, dello Sviluppo e della Cooperazione».

Le celebrazioni a livello nazionale

L'emergenza Covid anche quest'anno non consente lo svolgimento del tradizionale corteo ma Cgil, Cisl e Uil saranno in piazza con tre manifestazioni nazionali unitarie, con delegati e operai, non numerosi, con le distanze e le precauzioni necessarie ma dando così un segnale di fiducia sulla prospettiva di ripartenza del Paese; e le manifestazioni saranno in tre luoghi "simbolici del mondo del lavoro", diversi per i temi e le realtà del territorio che queste tre scelte vanno a sottolineare. Le tre manifestazioni nazionali unitarie sono a Terni, dove il leader della Cgil, Maurizio Landini, parlerà dalle acciaierie Ast; a Passo Corese (Rieti), dove dal sito di Amazon parlerà il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri; il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, parlerà dall'Ospedale dei Castelli in località Fontana di Papa (Roma).

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