Svolta al porto di Gioia Tauro, De Micheli: «Il raccordo ferroviario passa a Rfi»

VIDEO | La ministra, ospite di Porta a Porta, parla di un passaggio di gestione atteso da decenni. Anche per il gateway ferroviario ci sono buone notizie: c'è un consorzio che lo vuole gestire

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di Agostino Pantano
17 giugno 2020
19:32

Atteso da più di un decennio, è finalmente realtà il passaggio del raccordo ferroviario dell’area portuale di Gioia Tauro ad Rfi e ad annunciare la svolta è la ministra De Micheli ospite di Porta a Porta. «Per dei cavilli – ha detto – era impossibile formare treni da 750 metri in entrata e in uscita da questo porto che, voglio ricordare, accoglie le navi più grandi del mondo ed ora può instradare con più facilità il traffico container anche lungo la linea ferroviaria».

La ministra del Pd ha inserito la comunicazione di questa novità nel quadro di un’intervista in cui ha trattato i temi relativi alle infrastrutture nazionali, dunque riconoscendo lo scalo calabrese come qualificante per lo sviluppo delle reti trasportistiche del Paese. C’è da dire che il passaggio dal Corap allo Stato dei 6 km di binario che collegano la stazione di Rosarno e il porto, equivale ad ottenere finalmente quella manutenzione da sempre mancante e l’inserimento delle strutture ferroviarie gioiesi all’interno della rete nazionale.



Il gateway ferroviario

Anche su queste ultime c’è una grossa novità e a rivelarla è questa volta il commissario Andrea Agostinelli. «Nei giorni scorsi – afferma il vertice dell’autorità portuale - abbiamo ricevuto una offerta, da parte di un consorzio di cui fa parte anche il terminalista Mct, per la gestione del gateway ferroviario. Ci attendono un paio di passaggio, per la verifica dell’offerta, ma pensiamo che la partenza della struttura sia ormai una questione di pochi mesi». L'infrastruttura, opera completata con i fondi dell’Apq, rischiava di rimane un monumento allo spreco dopo che Contship aveva deciso di ritirarsi dal progetto, sostituita ora da Msc quale società di riferimento sia del terminal container che del fascio di binari.

«Dopo il recente arrivo della navi più grandi del mondo – conclude Agostinelli – con le novità intervenute sul piano dei trasporti intermodali, chiudiamo il cerchio sulla più volte evocata diversificazione delle attività possibili a Gioia Tauro, come una sorta di sogno che finalmente si avvera».

 

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Giornalista
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