Recovery fund, Ferrara spinge per la Diagonale del Mediterraneo: «Rilancerà il Sud e la Calabria»

L'eurodeputata ha chiesto alla commissione europea di aggiornare le mappe della rete Ten-T e di realizzare la nuova linea ferroviaria. Che metterebbe a sistema tutta la fascia ionica regionale. «Il Governo presenti il progetto»

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di Redazione
17 settembre 2020
11:02
Laura Ferrara
Laura Ferrara

«Fra le priorità del Recovery fund ci saranno investimenti sulle linee ferroviarie, “più green” rispetto ad altre infrastrutture, e colmare il divario fra Nord e Sud. In questo contesto la Diagonale del Mediterraneo sarà l'opera pubblica che rilancerà la Calabria e tutto il Meridione».

Lo afferma l'eurodeputata Laura Ferrara.


 

«Garantire l'accessibilità e la connettività di tutte le regioni dell'Unione e far sì che un numero maggiore di passeggeri e merci viaggi mediante modi di trasporto più puliti, come il trasporto ferroviario, sono obiettivi chiave del regolamento (Ue) n. 1315/2013 – scrive la Commissione rispondendo aa una interrogazione di Ferrara –. Per questo motivo segmenti importanti della nuova linea proposta (ad eccezione del tratto Brindisi-Taranto) fanno già parte della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) globale».

 

«Alla Commissione – chiarisce l'eurodeputata, membro fra l'altro della commissione che si occupa di Trasporti – chiedevo, appunto, la possibilità di aggiornare le mappe della rete globale Ten-T come riportate nei Regolamenti comunitari e quindi la realizzazione di questa nuova linea ferroviaria che partirà da Brindisi verso Taranto, proseguirà in Basilicata e infine verso il Tirreno per confluire nella linea Av Napoli-Salerno. Nella sua seconda diramazione attraverserà la parte settentrionale della Calabria, scendendo lungo la costa ionica per poi attraversare in diagonale la regione lungo la direttrice Sibari-Paola. Infine, un altro tratto percorrerà l'intero versante ionico da Sibari fino a Reggio Calabria. Questo progetto in pratica metterebbe finalmente a sistema la parte ionica calabrese da sempre isolata a causa di collegamenti scarsi o del tutto inesistenti».

 

«La buona notizia – continua Ferrara – è che tale revisione è possibile. Tocca ora al Governo, già sollecitato sul tema, di concerto con le autorità locali, presentare alla Commissione questo progetto nel piano per la ripresa e la resilienza a decorrere dal 15 ottobre 2020».

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