Reggio, assistenti educativi in piazza: «Da mesi senza stipendio: nessuno ci ascolta»

VIDEO | Sit-in su iniziativa del collettivo La Strada e del consigliere Pazzano: «Ritardi inaccettabili. Questa amministrazione assuma impegni certi e li rispetti. Chiederò un tavolo tecnico già lunedì»

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di Anna Foti
9 aprile 2021
19:49

I 160 assistenti educativi delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Reggio ancora senza stipendio. Adesso i mesi sono diventati quasi cinque. Una delegazione, è scesa in piazza, per un sit-in organizzato dal collettivo La Strada e dal consigliere comunale di opposizione di Reggio Calabria, Saverio Pazzano.


Più volte richiesta dallo stesso consigliere Pazzano, la riunione della commissione delle Politiche Sociali, dopo l'ultima convocazione andata quasi deserta, ieri ha avuto luogo alla presenza dell'assessore al Welfare Demetrio Delfino, del dirigente di settore Francesco Barreca e di altri due funzionari comunali. Le motivazioni addotte per i ritardi, che nonostante le sollecitazioni e le conseguenti promesse continuano a protrarsi, non sono state ritenute accettabili.



«Quest'anno il problema è il bilancio approvato tardi, l'anno scorso la ragione era un'altra e ci chiediamo adesso cosa accadrà il prossimo anno. Posto - ha spiegato il consigliere Saverio Pazzano - che trattasi di violazione di diritti fondamentali come quello al lavoro e alla retribuzione, che il servizio erogato da questi assistenti educativi nelle nostre scuole è assolutamente di rilievo costituzionale e che le alunne e gli alunni ai quali è rivolto sono fragili, il nostro impegno in questo momento è anche rivolto ad evitare che la situazione si riproponga anche il prossimo anno. Sono dunque due le battaglie da portare avanti: una politica e una programmatica. Non molleremo. Qui c'è un problema strutturale. L'Amministrazione è tenuta ad ascoltare le istanze e a proporre soluzioni concrete. Chiederemo infatti che siano assunti degli impegni precisi per il pagamento degli stipendi e che sia convocato un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte. Già lunedì invierò una pec per chiedere questo tavolo, coinvolgendo tutti gli altri consiglieri in questa battaglia per i diritti che trascende ogni colore politico», ha concluso il consigliere comunale di opposizione di Reggio Calabria, Saverio Pazzano.


Dopo il Natale e la Pasqua trascorsi senza stipendio, gli assistenti educativi della città di Reggio Calabria, ancora attendono che sia erogato lo stipendio di dicembre da poco rendicontato e hanno ricevuto solo quello di novembre (per altro non a tutti erogato per intero in considerazione delle aperture e delle chiusure delle scuole in quel periodo e dell'erogazione del servizio in dad consentita dalla scuola).

Loro, comunque, non demordono e rilanciano la richiesta di un tavolo tecnico che prevenga le criticità che anche quest'anno si sono riproposte relativamente ai tempi di pubblicazione del bando, incoerente con l'inizio dell'anno scolastico, al meccanismo di affidamento alle cooperative e alle risorse stanziate, non proporzionate per garantire stipendi congrui con corretto inquadramento economico.


«Anche se siamo dipendenti di cooperative non calabresi - ha spiegato Rosy Chirico, assistente educativa - a Reggio prestiamo la nostra attività e continuiamo a farlo, nonostante il mancato stipendio, perché ci sentiamo responsabili delle alunne e degli alunni che seguiamo. Chiediamo pertanto di essere tutelati dalle Istituzioni e, in particolare, dal Comune in che ha espletato il bando e sottoscritto il contratto con le cooperative. Non ci sentiamo ascoltati, per questo simbolicamente in questo sit-in ci siamo posti di spalle a palazzo San Giorgio, sede dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria. È un segno di protesta che vorremmo fosse colto come un invito ad accorgersi delle nostre difficoltà, a dialogare e a ascoltare le nostre istanze. Ogni giorno siamo in classe, espletando un servizio essenziale e lo facciamo, da quasi cinque mesi ormai, senza stipendio. Da luglio, inoltre, rivendichiamo il tfr relativo allo scorso anno scolastico e che ancora resta un punto interrogativo. Continuiamo ad assistere ad un rimpallo di responsabilità tra cooperative e Comune di Reggio Calabria. Chiediamo, quindi, che ci vengano pagati stipendi e tfr e pensiamo al futuro, invocando un tavolo tecnico con persone competenti e sindacati che possano assicurarci un contratto adeguato e un bando pubblicato per tempo che ci consenta di entrare in classe all'inizio dell'anno scolastico, a settembre, e non dopo», ha concluso Rosy Chirico, assistente educativa.

 

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