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Si è svolto ieri 18 maggio, presso la sede del Ministero della Salute a Roma l’incontro per cercare un accordo che permettesse di superare le ragioni dello sciopero indetto per oggi dalla categorie dei medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera scelta e proclamato da FIMMG, FIMP e CIPe.
E l’accordo è stato raggiunto: Governo e sindacati dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta hanno sottoscritto un accordo che prevede il rispetto del "profilo giuridico dei medici convenzionati senza condurlo ad una condizione di subordinazione", "autonomia organizzativa" e tutela delle capacità specifiche. Per queste ragioni le organizzazioni dei medici di famiglia e dei pediatri (FIMMG, FIMP e CIPe) hanno deciso di revocare lo sciopero.
Le sigle che avevano proclamato lo sciopero rappresentavano oltre il 70% dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta coinvolti. All'origine dello sciopero c'era la considerazione che è "a rischio la stessa sopravvivenza della figura del medico di base". "Per questo è partita la campagna 'Io non vado col primo che capita. Il mio medico di famiglia lo scelgo io' per dire 'No' all'"abolizione del medico di famiglia".
Il segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Giacomo Milillo aveva dichiarato: "Paradossalmente si arriverà al punto in cui a 'curare' il paziente sarà il burocrate regionale che, imponendo limitazioni a tavolino, impedirà al medico di esercitare liberamente la propria professione nell'interesse del paziente. Nessuna convenzione, significa nessuna garanzia per la libertà di scelta del cittadino e per la libertà di curare del medico. La Fimmg non chiede aumenti di stipendio per i medici, ma che i professionisti siano messi nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie capacità assistenziali" - aveva precisato Milillo.
Al termine dell’incontro in cui è stato raggiunto l’accordo Giampietro Chiamenti, presidente della Federazione italiana medici pediatri, ha dichiarato: ‘Garantito dal Governo e dal Comitato di Settore il profilo giuridico, la non subordinazione, l’autonomia organizzativa, il rispetto degli attuali livelli retributivi dei medici. Il Governo si impegna a vigilare sul corretto e rapido svolgimento della trattativa e ad applicare in caso negativo, previo confronto negoziale, la decretazione di urgenza. Il Governo si impegna ad una revisione migliorativa delle norme che regolano le relazioni sindacali dell’area convenzionata. Firmata l’intesa. Viene revocato lo sciopero’