«Settore matrimoni dimenticato dal Governo»: proteste anche in Calabria

VIDEO | I lavoratori chiedono l'approvazione dei protocolli per la ripresa: «Vogliamo risposte, al momento non è stata data alcuna indicazione» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Rossella  Galati
26 aprile 2021
13:29

Sono un centinaio i lavoratori del settore wedding ed eventi privati che che hanno manifestato in Piazza Matteotti a Catanzaro. Dai musicisti ai wedding planner, dai fotografi ai fioristi, tante le categorie che sono scese in piazza anche in Calabria per chiedere al Governo di poter lavorare in sicurezza: «Abbiamo deciso da aderire alla manifestazione nazionale che abbraccia 12 regioni in tutta Italia, perché nell'ultimo decreto il settore dei matrimoni è stato completamente ignorato - spiega Emanuele Spagnolo, capo delegazione Federmep regionale, Feder matrimoni ed eventi privati -. Se in altri settori sono state indicate delle date per una ripartenza e anche dei protocolli, per il settore del wedding che conta circa 30 professioni diverse e un indotto di 60 miliardi l'anno, al momento non è stata data alcuna indicazione. Noi non siamo un’unica azienda e non possiamo aspettare. Lo scorso anno a giugno sono ripartiti i matrimoni con delle limitazioni che contavano 200 ospiti. Oggi non si capisce perché non si riescano ad avere delle linee guida utili a fare ripartire il settore. Il nostro obiettivo - aggiunge - sarà incontrare il presidente della Regione per consegnare le linee guida stilate dalle associazioni. Sappiamo che non può scavalcare i decreti nazionali ma vogliamo avere delle risposte da parte del governo. Sono stati presentati degli emendamenti che non sono ancora andati in dibattimento».

Famiglie in difficoltà

Si tratta di madri e padri di famiglia fermi ormai a troppo tempo, come sottolinea Rossana Fusto, cantante dei Black Mamba: «Non possiamo assolutamente stare a casa fermi ma possiamo fare il nostro lavoro diversamente da come abbiamo fatto in  questi anni, rispettando le misure anticovid, senza creare assembramenti, la musica non può essere associata solo a questo, è ben altro. Durante la scorsa  stagione estiva siamo riusciti a fare qualcosa, i matrimoni sono stati pochi  ma abbiamo rispettato tutte le regole che ci sono state imposte». «Lo scorso anno erano previsti 196 mila matrimoni, 188 sono stati rinviati a quest’anno e quest’anno ancora non abbiamo certezze – aggiunge  il fotografo Giuseppe Gargano -. Il nostro governo parla di fiere, convegni, congressi ma è come se la parola wedding sia un tabù».


Le richieste

Dunque una manifestazione pacifica per chiedere l'approvazione immediata dei protocolli per la ripresa, secondo le linee guida già sottoposte all'attenzione di governo e regioni per eliminare o ridurre al minimo il rischio contagio; l'adozione del calendario per la riapertura, essendo necessaria, per l'organizzazione di eventi, una programmazione; infine ristori per le aziende del comparto con un incremento del fondo previsto dal decreto sostegni e istituzione, nel decreto imprese, di un fondo ad hoc per il ristoro delle perdite subite dalle aziende del settore. «Le tasse non sono state abolite e abbiamo preso dei ristori minimi, che ci sono serviti giusto per pagare qualche bolletta» ha aggiunto Gargano. «Se il governo si dovesse rendere conto del fatto che non ci sono le condizioni per poter lavorare, chiediamo almeno che ci sostenga in qualche maniera: o il lavoro o un sostegno» conclude Giuseppe Tassoni, musicista dei Black Mamba.

Giornalista
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