«Siamo lavoratori a nero per lo Stato»: nuova protesta dei precari, bloccata la strada per la Cittadella
VIDEO | La manifestazione è organizzata dal sindacato Usb che chiese soluzioni concrete e la stabilizzazione per gli oltre 4mila lavoratori. Tra gli automobilisti rimasti bloccati anche l'assessore Minasi
Un nutrito gruppo di tirocinanti degli enti locali provenienti da tutta la Calabria sta inscenando un sit in di protesta sotto la sede della Regione a Catanzaro. La manifestazione è stata organizzata dal sindacato di base Usb per chiedere soluzioni alla scadenza della proroga dei contratti prevista a novembre 2022. I circa 4.400 lavoratori che svolgono la loro opera negli enti locali - nella maggior parte dei casi sostituendo personale andato in pensione e mai rimpiazzato - chiede infatti la stabilizzazione.
Si tratta nello specifico degli ex percettori di ammortizzatori sociali in deroga confluiti nel bacino dei tirocinanti e che da anni svolgono attività con contratti precari. Non percepiscono - denunciano - ferie, malattie, contributi.
«Siamo lavoratori a nero per lo Stato» - hanno affermato i manifestanti mentre il responsabile Usb Calabria, Saverio Bartoluzzi denuncia presunte vessazioni dei lavoratori all'interno degli enti locali. Nei mesi scorsi vi sarebbero state interlocuzione con la Regione ma senza soluzione, il sindacato sollecita l'istituzione di tavoli operativi per giungere ad un percorso di stabilizzazione in tempi brevi, almeno in primavera.
La strada bloccata
Un gruppo di manifestanti si è poi diretto verso la rotatoria di accesso sa Cittadella regionale e ha occupato la strada. Pertanto la circolazione stradale al momento risulta bloccata. Il corteo è partito dal parcheggio della Cittadella per poi dirigersi lungo l’arteria.Tra gli automobilisti rimasti bloccati anche l'assessore alle Politiche Sociali, Tilde Minasi.
Occhiuto: «La prepotenza non vince»
Non si è fatto attendere la risposta del governatore Occhiuto (clicca qui per il video): «Mentre mi occupo di rete oncologica regionale e presidi sanitari territoriali, mi chiama la Digos e mi dice che c'è un sindacato che pretende di incontrarmi. Tutto questo per dire ai lavoratori che siccome hanno bloccato le strade, hanno vinto. Non è così che si lavora. Sono sempre disponibile a incontrare i lavoratori».
E ancora: «Quando ero in parlamento ho fatto stanziare 25 milioni per le loro integrazioni. Capisco i bisogni ma non voglio dare ai sindacalisti la possibilità di strumentalizzare padri e madri di famiglia. Li incontrerò ma non così, la prepotenza non vince».