Azienda zero

Cgil, Cisl e Uil contro il commissario Profiti: «Contratti collettivi? Trascurato il confronto con i sindacati»

Le organizzazioni di lavoratori convocate ieri denunciano un vuoto nelle relazioni sindacali e ritardi: «Non sappiamo ancora quando Azienda zero sarà operativa»

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di L. C.
14 luglio 2023
17:45
I segretari Baldari, Giordano e Bloise
I segretari Baldari, Giordano e Bloise

Le organizzazioni sindacali del pubblico impiego, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp, lanciano strali contro il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti. Tutto nasce dalla convocazione dei sindacati nella giornata di ieri per avviare il confronto sul contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza dell’area funzioni locali.

«Una convocazione che ha stupito le segreterie regionali chiamate in causa di punto in bianco, dopo un lungo periodo di vuoto registrato nelle relazioni sindacali e dopo che sono stati trascurati e disattesi importanti momenti di confronto e contrattazione sindacale ai tavoli regionali con l'interruzione delle relazioni con il dipartimento regionale salute in materia di stabilizzazioni e assunzioni del personale sanitario, amministrativo e tecnico» scrivono in una nota Alessandra Baldari, Luciana Giordano e Walter Bloise. 


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«Si presume che il prolungato silenzio da parte della struttura commissariale e del dipartimento regionale Tutela della Salute possa essere scaturito dalla fase iniziale dell’istituzione di Azienda Calabria Zero, che come noto, dovrà assorbire molti dei compiti e funzioni finora svolti dal dipartimento e dalle stesse aziende sanitarie e ospedaliere» aggiungono i tre sindacalisti.

«Un cortocircuito che ha privato le parti sociali del tradizionale interlocutore istituzionale proprio in un momento particolarmente delicato, in cui le importanti novità introdotte dal nuovo impianto contrattuale avrebbero dovute già essere applicate anche in Calabria come nel resto d’Italia. E invece si registra un nulla di fatto sul nuovo sistema di classificazione del personale sanitario, amministrativo e tecnico, sul nuovo sistema indennitario, sulle linee guida regionali per l'uniforme sottoscrizione dei contratti integrativi nelle Asp e nelle Ao e sulle ulteriori procedure di stabilizzazione degli operatori sanitari impegnati con contratti flessibili in occasione dell’emergenza da Covid-19».

«E su tanto altro ancora. Si prende atto che ancora non c’è certezza sulla data in cui Azienda Zero sarà effettivamente operativa, con una propria dotazione organica e con piena autonomia organizzativa e gestionale. Situazione che impone alle federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil calabresi di chiedere al commissario del piano di rientro, Roberto Occhiuto, nelle more dell’avvio operativo di Azienda Zero, di indicare l’Interlocutore ufficiale per la ripresa del confronto e delle relazioni sindacali».

«Le organizzazioni sindacali di categoria, che rappresentano quei lavoratori che dovranno dare gambe e fiato al preannunciato piano di riconfigurazione della rete ospedaliera e della rete territoriale e che da anni si sforzano di rappresentare ai vari commissari che si sono succeduti le strategie per rilevare e superare le evidenti criticità del sistema sanitario regionale calabrese, intendono accendere un dibattito deciso e chiaro anche sul nuovo processo di riordino della rete sanitaria calabrese».

«Sarebbe preferibile che il presidente/commissario Occhiuto prestasse maggiore attenzione alla voce e ai bisogni dei professionisti della sanità, avvalendosi della costruttiva collaborazione del sindacato di categoria, per rilevare le anomalie e le storture evidentissime che si registrano quotidianamente nei reparti ospedalieri, nei pronto soccorso, nei suem 118, nelle sale operatorie e in ogni ambito del SSR, piuttosto che ricorrere a strumenti, quali il reclutamento di “sentinelle”, o il portale “Sanibook” per verificare se i disservizi e le disfunzioni possano essere imputati a comportamenti deontologicamente scorretti del personale sanitario».

«È sotto gli occhi di tutti che in Calabria il personale sanitario opera in uno stato di continua emergenza e in una cronica disorganizzazione. È necessario preoccuparsi di risolvere le straripanti criticità presenti nella sanità calabrese senza far trascorrere ulteriore tempo e senza mantenere disservizi che mettono a rischio la salute dei cittadini.

Nonostante tutto, il senso di responsabilità che caratterizza l’azione sindacale delle federazioni e la ferrea volontà di offrire il proprio concreto contributo ha prevalso su ogni recriminazione e ha indotto i rappresentanti sindacali presenti all’incontro (Giuseppe Spinelli e Giuseppe Rubino per la Cisl FP, Bruno Talarico, Franca Sciolino e Franco Masotti per la FP Cgil, Walter Bloise per la Uil FPL) a partecipare attivamente al confronto tenuto ieri con il commissario di Azienda Zero per il reclutamento della dirigenza pta, che dovrà confluire nell’istituenda azienda.

Un incontro che si è rivelato interlocutorio ma anche utile per il prosieguo delle fasi preparatorie all’attivazione della stessa Azienda. Infatti le organizzazioni sindacali hanno chiesto unitariamente di predisporre preliminarmente una piattaforma complessiva, che riguardi anche la dirigenza sanitaria e il personale di comparto, oltre a quello PTA, costituendo preliminarmente i fondi contrattuali per rendere concreto il confronto ed efficace l’accordo. 

Al presidente/commissario Occhiuto i sindacalisti chiedono di fornire, al competente interlocutore istituzionale, le direttive affinché venga riattivato con la massima urgenza il sistema delle relazioni sindacali sulle materie sopra indicate che riguardano il personale del SSR della Calabria».

Giornalista
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