Mensilità arretrate

Senza stipendio da due mesi: a Paola i dipendenti Ecotec si affidano alla Cisl (che si appella al prefetto)

VIDEO | Il sindacato è subito intervenuto chiedendo un incontro tra il municipio e l'azienda che gestione il Servizio idrico integrato per conto del Comune

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di Francesco Frangella
14 marzo 2024
17:56

Nell'ambito della gestione del Servizio idrico integrato (Sii) per conto del Comune di Paola, dopo la situazione critica che ha visto coinvolti i lavoratori delle cooperative che contribuiscono all’opera della società appaltatrice Ecotec, penalizzati dai ritardi nel pagamento degli stipendi, un ulteriore problema è venuto a verificarsi per gli stessi dipendenti dell’impresa lametina. Questi ultimi si sono ritrovati nella medesima condizione dei loro colleghi delle coop e attualmente sono alle prese con almeno due mensilità non corrisposte.

Di fronte a questa emergenza, il sindacato Fit-Cisl è intervenuto prontamente, chiedendo un confronto urgente tra l'azienda e l'ente amministrato da Giovanni Politano, non escludendo l'eventualità di coinvolgere il prefetto per dirimere la controversia.


Secondo quanto dichiarato da Carlo Forlano della Fit-Cisl, la politica aziendale di Ecotec è oggetto di forte contestazione, motivo per cui è stata avviata una procedura di intervento sostitutivo (ovvero quello dell’ente appaltante, nella fattispecie il Comune di Paola) per garantire il pagamento diretto delle mensilità dovute ai lavoratori, al fine di porre fine a una pratica che rischia di avere gravi conseguenze economiche e sociali per tutti coloro che dipendono da questi stipendi.

«Questa logica aziendale - ha detto Forlano - viene da noi fortemente contestata, ed è per questo, che chiediamo un urgente incontro a Comune e azienda, per ricercare una soluzione definitiva. Contestualmente, abbiamo protocollato la richiesta d’incontro e la procedura di intervento sostitutivo della stazione appaltante, anch’essa responsabile dell’appalto, per le mensilità dovute che dovranno essere erogate direttamente ai lavoratori».

La Fit-Cisl insiste affinché venga attivato l'articolo 5 in modo sistematico e continuativo fino a quando l'azienda non riconoscerà la necessità di modificare la sua politica di pagamento. Inoltre, si avverte che l'offerta di un singolo pagamento in prossimità della Pasqua non sarà accettata, e che, in caso contrario, i lavoratori si rivolgeranno direttamente al Comune per richiedere interventi sostitutivi.

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