Terme Luigiane, si va verso una nuova gestione: accordo tra Sateca e comuni

La società della famiglia Ferrari ha dichiarato che restituirà i beni immobili e i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese hanno sospeso la diffida

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di Francesca  Lagatta
7 gennaio 2021
19:10
Il cartellone all’ingresso delle Terme Luigiane
Il cartellone all’ingresso delle Terme Luigiane

Sembra essere arrivata a una svolta la spigolosa vicenda delle Terme Luigiane, l'imponente parco termale che sorge sui territori di Acquappesa e Guardia Piemontese. La Sateca Spa, la società che gestisce l'intero compendio da più di 80 anni, si è arresa alle richieste dei sindaci Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti e si è ufficialmente impegnata a restituire i beni immobili di proprietà degli enti. I Comuni, dal canto loro, hanno ritirato la diffida dell'esecuzione coattiva contenuta nell’ordinanza n° 1 del 5 gennaio scorso, a patto che non ci siano intoppi nelle operazioni di restituzione, già cominciate questa mattina.

La vicenda

A dicembre scorso i Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, sub concessionari delle acque solfuree, quando mancava solo qualche giorno alla scadenza del contratto di proroga della Sateca hanno stabilito che alla società riconducibile alla famiglia Ferrari d'ora in poi sarà autorizzato l'utilizzo del 12% acque solfurre, una quantità decisamente esigua che non consente di replicare il numero delle prestazioni sanitarie degli anni passati, stimate in 500mila circa. La Sateca, ritenendo di essere stata penalizzata, ha di coseguenza annunciato di non voler proseguire nella gestione, decisione che metterebbe a rischio l'apertura della prossima stagione termale e il posto di lavoro di 250 dipendenti. I sindaci hanno dichiarato di voler interrompere il monopolio che dura da quasi un secolo e consentire anche ad altre società di gestire le terme, ma senza organizzazione e interventi mirati si rischia solo di lasciare a casa i lavoratori e cancellare la prossima stagionale termale. Prima di dare il benvenuto alle nuove società, bisognerà infatti redigere e pubblicare un bando, un iter lungo che richiede molti mesi.


La restituzione degli immobili

Affinché si realizzi un nuovo bando, bisogna che la Sateca restituisca i beni immobili attualmente in suo possesso ma di proprietà dei Comuni. I sindaci Tripicchio e Rocchetti erano pronti a tutto pur di riaverli e infatti due giorni fa avevamo emanato una ordinanza in cui si annunciava che, in caso di mancata restituzione, si sarebbe passati ai metodi coattivi. Per fortuna non ce n'è stato bisogno, perché la Sateca nell'incontro di questa mattina ha subito dichiarato di voler esaudrie la richiesta. Dal canto loro i primi cittadini hanno immediatamente ritirato la diffida. Preso atto di ciò, già in mattinata si è proceduto alla restituzione formale del ristorante "Le due Querce".

Cosa contiene l'accordo

L'accordo sottoscritto dalle parti prevede che la consegna dei beni immobili dovrà concludersi perentoriamente entro il 21 gennaio 2021. Le operazioni dovranno seguire un preciso iter: lunedì 11 gennaio verranno consegnate le Strade, le illuminazioni e le altre opere di urbanizzazione, nonchè i beni Macelleria, Bar Monterossi e Deposito, Ex Caserma ed Ex Casa Isolamento (villino 50). A seguire verranno consegnate le Sorgenti e gli altri beni con calendarizzazione che verrà stilata in data 11.01.2021.

Rimarrà la Sateca fino a nuova gestione

«I Comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa - si legge in una nota ufficiale - si riservano di acquisire e valutare l’elenco dei beni immobili strettamente necessari al prosieguo delle attività termali da riassegnare per consentire la prosecuzione delle medesime attività fino al subentro del nuovo concessionario. Detta riassegnazione avverrà immediatamente dopo il completamento della restituzione dell’intero compendio e comunque nello stesso giorno, con separato atto da concordare».

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