Consiglio direttivo per concordare la linea in vista dell’incontro convocato lunedì per fare il punto sulla vertenza. La Cittadella ha messo a disposizione un voucher di 25mila euro per favorire la stabilizzazione ma l’associazione proporrà un percorso alternativo
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Al tavolo di confronto convocato lunedì alla Regione per discutere dell’annosa vertenza dei tirocinanti di inclusione sociale, Anci parteciperà ma portando una proposta alternativa. È quanto è stato deciso nel consiglio direttivo, riunito mercoledì, per concordare la linea sulle procedure di stabilizzazione che a breve entreranno nel vivo.
La vertenza
Da mesi il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e l’assessore alle politiche del lavoro, Giovanni Calabrese, lavorano a una doppia strategia per svuotare il bacino che conta la presenza di circa quattromila tirocinanti. Il primo esodo avverrà a partire dal primo giugno coinvolgendo i lavoratori over 60 che beneficeranno di un sussidio fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Secondo una stima, tra mille e milleduecento tirocinanti che smetteranno di svolgere le funzioni all’interno degli enti locali
Le stabilizzazioni
Per la restante parte, la Regione a breve pubblicherà una manifestazione di interesse rivolta ai Comuni per avviare le procedure di stabilizzazione. La Cittadella ha messo a disposizione un incentivo di 25mila euro una tantum per favorire il processo ma con ogni probabilità non tutte le pubbliche amministrazioni parteciperanno.
Il giudizio del sindacato
A fornire una prima stima era stato nei giorni scorsi il segretario regionale della Nidil Cgil, Ivan Ferraro, che – ai microfoni di LaC News24 - aveva ipotizzato una adesione di duecento, trecento amministrazioni locali alla manifestazione d’interesse, chiamando tuttavia alla responsabilità i Comuni che fino ad oggi hanno continuato ad usufrire dei servizi dei tirocinanti.
La linea di Anci
Al termine del consiglio direttivo, la presidente di Anci Rosaria Succurro ha confermato le difficoltà degli enti locali: «I tis sono determinanti per i Comuni, sono lavoratori che forniscono un grande contributo» ha chiarito. «È per questa ragione che c’è preoccupazione tra i sindaci per la proposta che è giunta dalla Regione Calabria che ringraziamo perché ha intenzione di abolire il precariato».
Le casse comunali
«Ma d’altro canto – ha aggiunto – bisogna tener conto delle situazioni dei comuni: molti in dissesto e predissesto, tanti altri – direi la maggior parte – nella condizione di non poter assumere per come vorremmo. Ecco perché come Anci, ascoltando e facendoci portavoce della grande preoccupazione dei sindaci, saremo presenti al tavolo ma proporremo anche delle soluzioni diverse senza le quali sarà difficile dare un futuro a questi tirocinanti».
La trattativa
Insomma, con ogni probabilità lunedì in Cittadella si aprirà una trattativa tra Regione e Anci per trovare una soluzione condivisa e che non gravi eccessivamente sulle casse degli enti locali.
Le nomine Anci
Nel frattempo, il direttivo Anci ha costituito le commissioni e proceduto alla nomina del vicario, Simona Scarcella, sindaco di Gioia Tauro; del coordinatore di Anci Giovani, Salvatore Celi, assessore del Comune di Palmi; del coordinatore dei piccoli Comuni, Saverio Ruga, sindaco di Amato e del coordinatore dei presidenti dei consigli comunali, Mario Megna, presidente del Consiglio comunale di Crotone.