Turismo Calabria, crollo degli arrivi dall'estero. L'Sos dei tour operator: meno 80 per cento

Gli operatori del settore chiedono aiuti immediati e predicono per settembre «chiusure di massa e licenziamenti, Certo ci si aspetta almeno un 80% di occupazione per agosto, ma questo dato spalmato su base stagionale vorrà dire arrivare ad un meno 60/70% mancando tutta la parte iniziale della stagione»

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di Francesco Altomonte
27 luglio 2020
18:37
Santa Maria dell’Isola a Tropea
Santa Maria dell’Isola a Tropea

I numeri sono impietosi e potrebbero portare a chiusure delle attività e licenziamenti. Resta caldo il tema turismo in Calabria che, da un lato fa registrare numeri incoraggianti per lidi e settore alimentare, mentre dall'altra segna un rosso preoccupante per tour operator e agenzie di viaggi. A Lanciare l'allarme sono le organizzazioni Fto- Astoi-Aidit Federturimo-Assoviaggi che denunciano a livello nazionale «l’immobilismo del Governo» nei confronti del comparto, predicendo il collasso totale delle aziende del settore con il rischio che a «settembre ci saranno chiusure di massa e licenziamenti. Ricordiamo - si legge nella nota congiunta degli operatori - che le aziende in questione producono un volume d’affari di 20 miliardi di euro e contano circa 80 mila dipendenti), anche le altre categorie del turismo non stanno di certo vivendo un buon momento».

 


La situazione non è dissimile in Calabria dove si registra un meno 82% degli arrivi internazionali. «Di certo - spiegano gli operatori calabresi - il comparto turistico regionale non può assolutamente sopravvivere grazie al turismo nazionale e di prossimità. Ad oggi infatti le strutture alberghiere calabresi hanno registrato lo 0% di occupazione a giugno. La quasi totalità, infatti, ha aperto alla fine del mese di giugno ed il 30% di occupazione nel mese di luglio. Certo, ci si aspetta almeno un 80% di occupazione per agosto, ma questo dato spalmato su base stagionale vorrà dire arrivare ad un meno 60/70% mancando tutta la parte iniziale della stagione».

 

I voli charter che in genere arrivano per almeno 4 mesi all’aeroporto di Lamezia Terme sono stati totalmente cancellati. «Solo la nostra azienda - precisa il general manager della Master Group Tour Operator Lino Cangemi (foto)- con l’annullamento dei voli charter da parte dei partners esteri, ha subito una perdita di circa 40.000 persone in arrivo a Lamezia, per un potenziale di 280.000 pernottamenti. Ed in questo conteggio non prendo per nulla in considerazione le migliaia di passeggeri individuali che in genere accogliamo in Calabria che volano con i voli di linea internazionali».

 

Gli operatori bocciano anche il bonus vacanze, stanziato dal Governo all'inizio della stagione estiva. «Dal punto di vista del turismo nazionale e di prossimità - aggiunge Cangemi - posso solo dire che l’azione di Governo che avrebbe dovuto aiutare il settore con l’ormai famoso bonus vacanza, di fatto si è dimostrata pressoché inutile, soprattutto per gli intermediari dei servizi turistici che, come noi, si ritrovano ogni giorno a lottare per portare in casa una prenotazione. La denuncia delle associazioni dei tour operator e delle agenzie di viaggi quindi si estende anche a tutte le altre categorie dell’industria del turismo e ciò dovrebbe far fare a chi ci governa una profonda riflessione. Siamo oramai alla resa dei conti e l’attesa (del disastro) di certo non rappresenta una soluzione».

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