Rilancio turismo, le misure della Regione un flop: trovate mediatiche ignorate dai calabresi

Solo il 7 per cento degli albergatori calabresi ha accolto l'appello della Santelli a partecipare al bando StaiInCalabria. Pochissimi poi i destinatari dei voucher. Erogati poco più di 280mila euro su 15 milioni stanziati (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Alessia Bausone
5 ottobre 2020
09:01

Il settore dei turismo è uno dei principali motori dell’economia calabrese ed anche uno dei settori maggiormente colpito dal lockdown e dalle conseguenti restrizioni e divieti normativi. Motivo per cui qualsiasi azione governativa o legislativa che abbia come intento quello di dare ossigeno alle imprese del settore (e alla clientela!) va guardata con estremo favore e chi osserva e critica dovrebbe, perlomeno, concedere il beneficio del dubbio prima di trarre conclusioni e offrire valutazioni ai lettori.

56 milioni per il rilancio del turismo finiti nella scure di FinCalabra

Per questo quando tre mesi fa, esattamente il 2 luglio scorso, la presidente della Regione Jole Santelli in conferenza stampa aveva annunciato, in gergo “D’Ursiano”, quattro “misure shock” per il rilancio del turismo calabrese post lockdown, per un totale di 56,2 milioni di euro (finanziate con fondi Pac-Piano di Azione Coesione 2007-2013), si è accolta la notizia in maniera estremamente positiva.

«Ci abbiamo messo la testa e il cuore, adesso molto sta a chi verrà qui e molto sta ai calabresi e agli operatori. Ci auguriamo che queste misure ci consentano di affrontare con serenità questa estate e di programmare un autunno con un altro positivo flusso turistico» aveva dichiarato in quella sede la Santelli.

Un mese dopo, ad agosto, avevamo lanciato l’allarme dei ritardi sull’erogazione effettiva di queste misure a causa, anche e soprattutto, dalla gestione affidata all’ente in house FinCalabra, oltre che sulla scarsa conoscenza degli stessi da parte dei calabresi. 

Oggi, invece, non si vuole rivangare di certo il ruolo di profeti di sventura, ma senz’altro possiamo dire, numeri alla mano, che tali misure siano state un colossale flop.


Il voucher “StaiInCalabria” ignorato dai calabresi

Nella citata conferenza stampa la Santelli aveva descritto la misura StaiInCalabria, che prevede un sostegno sottoforma di voucher alle famiglie calabresi che soggiornano almeno 3 notti in una struttura ricettiva regionale, come una misura da «15 milioni e 50mila potenziali beneficiari» con l’obiettivo di «stimolare la domanda di servizi turistici offerti dalle imprese operanti nella regione Calabria, agendo, contestualmente sulla capacità di spesa delle famiglie calabresi».

“L’attuazione della misura StaInCalabria contribuisce a stimolare comparti economici regionali portanti, quali il turismo e la ricettività, colpiti più gravemente dal lockdown, mitigando il rischio di scomparsa definitiva di alcune microattività del settore e l’aumento della disoccupazione, agendo al contempo con finalità inclusive a favore dei cittadini regionali appartenenti alle fasce più deboli”, si legge nella scheda di presentazione del voucher che va utilizzato entro il 31 ottobre ma che è stato erogato ad un primo elenco di beneficiari il 24 settembre, a stagione estiva conclusa, nonostante le richieste fossero state inoltrate a FinCalabra dal mese di luglio.

Un vero pasticcio che non ha retto la prova dei numeri

Il decreto dirigenziale del dipartimento lavoro, formazione e politiche sociali della Regione Calabria numero 8671 del 24 agosto 2020 contiene in allegato l’elenco degli esercenti e delle strutture aderenti “idonei” al voucher StaiInCalabria e fa riferimento alle istanze ricevute fino al 14 agosto.

Hanno richiesto di partecipare all’iniziativa un totale 166 strutture alle quali vanno aggiunte quelle del successivo decreto dirigenziale, il numero 9389 del 16 settembre 2020. Altre 55 strutture ricettive ed esercenti idonei (per le apposite istanze acquisite fino al 3 settembre), per un totale di 221.

Se consideriamo che secondo il XV rapporto sul turismo in Calabria, presentato a Catanzaro nel giugno 2018, il sistema ricettivo calabrese nel 2017 era composto da 3.3.61 esercizi ricettivi, possiamo dire che a rispondere all’appello in pompa magna della Santelli siano stati il 7% degli interessati.

E i destinatari effettivi del voucher? Il decreto dirigenziale numero 9419 del 16 settembre (pubblicato il 24) allega un primo elenco di effettivi destinatari della misura, per le istanze pervenute fino al 19 agosto. Risultato? Voucher erogati a 1047 nuclei familiari per un totale di 282.560,00 euro su 15 milioni stanziati. Un vero requiem.

I risultati positivi del bonus vacanze del governo Conte bis

A differenza del voucher calabrese, il bonus vacanze fino a 500 euro, previsto dal governo tra le iniziative del “Decreto Rilancio” dello scorso maggio (e valido fino al 31 dicembre), ha avuto risultati positivi.

È stato, difatti, promosso dall’Enit, l’Agenzia nazionale per il turismo, secondo la quale il bonus è stato chiesto dal 23% dei vacanzieri e servirà a sostenere anche le vacanze autunnali e di Natale poiché il 14% l’ha richiesto ma non l’ha ancora speso; mentre secondo PagoPa ad aver ricevuto il bonus sono state 1 milione e mezzo di famiglie. Ben altri numeri rispetto alle “misure shock” nostrane.

Giornalista
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