Unindustria Calabria: ‘Il 2014 ha registrato il picco negativo di livelli occupazionali’ (VIDEO)

La Calabria stenta a riprendersi dalla crisi. Lo studio “ Senza lavoro” presentato da Unindustria rivela un quadro sconfortante. In Calabria persi 93mila posti di lavoro in dieci anni
di redazione
22 gennaio 2015
13:26

Sono 93mila i posti di lavoro (-14%) persi in Calabria nel decennio 2004-2013. Il dato sconcertante è rivelato da uno studio di Unindustria Calabria dal titolo "Senza lavoro" curato da Rosanna Nisticò, docente di Politica economica all'Università della Calabria. Secondo i dati riportati nel report, nell’anno appena conclusasi, si è registrato in Calabria, il picco negativo di livelli occupazionali, 507mila disoccupati.

 


Il tasso di disoccupazione, secondo quanto riportato nel documento, ha raggiunto nell'ultimo anno, valori del tutto eccezionali, particolarmente nelle aree storicamente più colpite dalla mancanza di lavoro, ovvero il Mezzogiorno e, all'interno di quest'ultimo, la Calabria. Nel primo trimestre 2014 il tasso di disoccupazione in Italia è al 12%, ovvero una persona ogni otto che si presentano sul mercato del lavoro non trova occupazione, mentre nel Mezzogiorno è uno su cinque che non ha lavoro (20%) e in Calabria è uno ogni quattro (25%).


Crescono, inoltre le ore concesse di Cassa integrazione straordinaria. Nel 2013 la richiesta è stata di 4,5 volte maggiore di quella relativa al 2008. I settori interessati dal fenomeno, nei primi otto mesi del 2014, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sono le costruzioni (gli interventi sono più che triplicati), il commercio (39,5%) e i trasporti (28,9%), anche se i settori che assorbono una quota maggiore del totale ore concesse di interventi straordinari sono il commercio (28%), le attività manifatturiere (22%) e le costruzioni (20%).


Il documento redatto da Unindustria evidenzia come i settori produttivi abbiano tutti risentito della mancata ripresa dell'economia nel corso del 2013. L'intensità della caduta dei livelli occupazionali in Calabria, è stata particolarmente rilevante per l'industria, sia relativamente alla componente manifatturiera (-14,5%) che a quella delle costruzioni (-12%). In calo risulta anche la domanda estera dei prodotti calabresi con un calo pari a -12,8%, in controtendenza rispetto al dato nazionale trainato quasi esclusivamente dal Nord. “La ripresa è lontana , Unindustria Calabria – e solo con la realizzazione di interventi mirati di politica pubblica, specificamente tarati sulla valorizzazione delle potenzialità di sviluppo dei territori, che il sistema economico e sociale regionale può essere traghettato oltre la stagnazione e scongiurare il perpetrarsi della recessione”.

 

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