LaC Europa al meeting di Palermo: 270 comunicatori Ue in Italia

Istituito nel 2008, arriva in Sicilia il network Inform-Inio che riunisce gli operatori della comunicazione impegnati a divulgare le politiche di coesione all’interno dell’Unione

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di Monica La Torre
16 maggio 2019
16:57
Il tavolo dei relatori al meeting di Palermo dei comunicatori Ue
Il tavolo dei relatori al meeting di Palermo dei comunicatori Ue

Un intervento di Domenico Rositano sul rapporto tra giornalisti e comunicatori dell’Unione Europea, e più in generale tra media e politiche di coesione, ha di fatto salutato l’ingresso di LaC Europa tra i comunicatori nazionali delle politiche di coesione.
La cornice alla relazione del responsabile dell’ufficio Europa del Gruppo Pubbliemme, aggiudicatosi una call della Ue per raccontare cosa fa l’Europa in Sicilia, Basilicata e Calabria, è stata infatti quella dell’Inform Inio 2019: incontro che dal 15 al 17 maggio ha condotto a Palermo oltre 270 comunicatori in arrivo da tutta Europa.
Il meeting raduna due volte l’anno (una a Bruxelles, ed una, a turno, in un paese membro) tutti gli esperti della comunicazione impegnati nella diffusione delle informazioni relative alle risorse comunitarie: specializzati in pubbliche relazioni, manager di fondi europei, tecnici, web strategist, consulenti, giornalisti in forze negli uffici centrali e regionali dell’Unione e dei singoli paesi che ne fanno parte.
Istituita nel 2008, è la prima volta che la rete Inform, il network dei comunicatori europei incaricati di informare sugli investimenti dei fondi strutturali negli Stati membri, si riunisce in Italia. Dopo il ballottaggio con Hannover, in Germania, la Sicilia è stata la regione scelta per l’evento in corso, all’interno del quale LaC Europa sta operando sia in termini di copertura giornalistica, sia in termini di contributo attivo alla riflessione.
Nella tre giorni di lavori, temi quali fake news, social media, valutazione, euroscetticismo e impatto della comunicazione sui territori, a sottolineare l’importanza del lavoro in rete nell’ambito dei rapporti dei singoli Paesi membri con i propri territori.

 


Media e Unione europea

La seconda giornata ha quindi visto l’intervento di Rositano entrare nel dettaglio del legame tra la comunicazione mediatica in generale e i temi della coesione, delle risorse comunitarie, della loro percezione effettiva, del ruolo che gli strumenti d’informazione giocano nel determinare successi e criticità. Il workshop che lo ha ospitato (Cohesion policy in the media. Journalists vs. communication officers), moderato da Patricia Goueva, funzionario della Commissione europea, ha visto anche gli interventi di Giuseppe Chiellino del Sole 24 Ore e di Andrea Fioravanti di Europhonica.


I protagonisti

A far da cornice, il promontorio di Mondello. L’incontro tecnico, promosso dalla Commissione Europea in collaborazione con la Regione Sicilia, è stato animato da partecipanti provenienti da numerosi Paesi, dalla Danimarca a Malta, dalla Spagna a Cipro, dall’Irlanda alla Polonia, passando per tutti gli Stati membri dell’Ue, Italia compresa. Obiettivo condiviso, incentivare una comunicazione basata su criteri quali trasparenza, semplificazione e visibilità dei finanziamenti europei.

Giornalista
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