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«Mi immaginavo astronauta ma amavo la politica»: il senatore Lucio Malan e le sue passioni a Vis-à-vis

Il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Madama si racconta a Paola Bottero, direttore strategico del Gruppo, nel salotto romano di viaCondotti21: i ricordi d'infanzia nelle valli valdesi, la musica e il nuoto fino alla discesa in campo 

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di Antonella Inicorbaf
7 febbraio 2024
10:57

Immerso nelle valli Valdesi, il giovanissimo Lucio Malan si lascia trasportare dai ricordi, che sanno di aria fresca di montagna, di erba appena tagliata e di bucato pulito.

«Avevo tanti sogni quando ero bambino» racconta Lucio Malan, politico e cap gruppo al Senato di Fdi. «M'immaginavo astronauta, negli anni '60 le missioni lunari e lo sbarco sulla luna sono stati episodi che ho vissuto con passione, ma avevo da sempre una passione per la politica».


Prima il liceo classico e poi la facoltà di lettere all'Università degli Studi di Torino, una cultura umanistica ma con quella passione che coltiva sin da piccolo, tra lo stupore dei suoi genitori. Da sempre leggeva in maniera approfondita i quotidiani, cosa che lasciava increduli i “più grandi” della famiglia. Dall'università al ritorno nel liceo classico che aveva frequentato, il liceo Valdese di Torre Pellice, prima come insegnante di lettere e poi come vicepreside. Personalità ecclettica e dalle mille sfaccettature, Lucio Malan continua la sua carriera lavorativa con una parentesi nel mondo della finanza, ma con quel pallino fisso: la voglia di scendere in campo.

«Ho sempre avuto la passione per le lettere classiche, contro il parere di tutti: i miei genitori avrebbero voluto una facoltà tipo legge, la mia insegnante di latino mi diceva che era la facoltà giusta per restare disoccupati».

Tra un ricordo e una risata, Lucio Malan è un fiume in piena. La narrazione, guidata da Paola Bottero, direttore strategico  Pubbliemme – Diemmecom, viaCondotti21, LaC Network, ci fa scoprire un uomo dalle mille passioni: amante del nuoto e musicista.

Arrivano gli anni '90 e Lucio Malan si iscrive alla Lega – all'epoca Lega Nord – diventandone, ben presto, un fervido militante. Poi arriva Forza Italia, la collaborazione e l'esperienza che lo ha formato sia a livello politico che a livello umano.

«Nel 2000 sono stato coinvolto nella grande nave azzurra, dove gestivo questo palco allestito nel traghetto, un auditorium da 3/4000 persone», dice Lucio Malan. «C'era anche la mamma di Silvio Berlusconi, che un giorno era malato e non poteva ricevere i doni dei militanti, chiesi quindi a sua madre di riceverli lei. La mamma, nella sua umiltà, decise di incontrare le persone e ricevere i doni per il figlio, nell'entusiasmo collettivo».

Una carriera politica che lo ha portato a diventare il capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia. Ma qui siamo a Vis-à-vis e si raccontano le persone oltre ai personaggi, al via alla scoperta di un altro Malan, quello più intimo e sconosciuto ai più.

Nel 2010 arriva una nuova passione: l'arpa. Questo strumento magico, regalatogli da un amico, diventa una delle sue passioni. Cominciano i primi concerti di musica celtica, ma non solo, Lucio Malan si è lasciato trasportare in un'emozionante e improvvisata strofa di “My Way” del grande Frank Sinatra. Questo è Vis-à-vis, queste sono le persone oltre i personaggi.

Dove rivedere la puntata

Vis-à-vis va in onda ogni martedì alle 21 su LaC Tv, canale 11 del digitale terrestre, canale 411 TvSat e 820 di Sky. La puntata è disponibile su LaC Play.

 

 

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