Dentro la Notizia

Varapodio, la comunità reagisce all’intimidazione a don Gianni: colletta per l’auto e marcia silenziosa

Il sindaco ha annunciato l'avvio di una raccolta fondi pubblica per riacquistare la vettura del parroco andata distrutta nell'incendio e l'impegno a ricostruire la canonica. Don Demasi: «Quanto successo è figlio della cultura mafiosa»

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di Redazione
6 febbraio 2024
16:01

“In una mano il vangelo, nell’altra la Costituzione”. Il monito di don Pino Demasi, referente territoriale di Libera e vicario diocesano per le Politiche del territorio, trova sponde immediate nel sindaco di Varapodio e nella comunità attiva (e viva) del centro reggino. A Dentro la Notizia, stavolta, le telecamere di LaC si soffermano sull’ultima intimidazione ai danni di don Gianni Rigoli, il parroco del paese al quale è stata incendiata la macchina lo scorso 3 febbraio. E sugli schermi dell’emittente scorrono le immagini delle fiamme, ma anche della successiva reazione che ha avuto come protagonista l’intera comunità.

Intervistato dal conduttore Pier Paolo Cambareri, il sindaco Orlando Fazzolari è stato netto nelle sue considerazioni e richieste: la comunità respinge l’attacco al parroco, che rappresenta un simbolo per l’intera comunità, e reagirà ricostruendo la canonica, raccogliendo con una colletta pubblica i fondi per riacquistare l’auto a don Gianni e scendendo in piazza, per una marcia silenziosa, sabato sera alle 20. Ma lo Stato dovrà fare la sua parte: bisognerà potenziare il sistema di videosorveglianza (portando le telecamere da 32 a oltre cento) e rafforzare il presidio dell’Arma. E insieme alla Chiesa, anche stavolta, Varapodio ne verrà fuori.


Una Chiesa che non ha paura, in Calabria, di scendere in campo anche con posizioni forti. E così don Pino Demasi, portando la solidarietà del vescovo Giuseppe Alberti e di tutta la Diocesi, ha sottolineato le forti denunce della Conferenza episcopale Calabra non solo sui temi della lotta alla ‘ndrangheta, ma anche sociali derivanti dalle proteste di queste ore degli agricoltori o dalle scelte politiche centrali sull’Autonomia differenziata. Don Pino non ha raggirato l’ostacolo: questa intimidazione, a prescindere da chiunque sia stata commessa, resta frutto della cultura e sub cultura mafiosa. Ed ecco perché è dall’educazione civica, ma anche del Vangelo, che bisogna ripartire.

Un assist per gli ospiti di Cristina Iannuzzi: i capi scout che hanno salvato i 9 ragazzi presenti in canonica mentre si sviluppavano le fiamme. Alcuni di loro volevano lanciarsi dalle finestre. Ma sono stati fermati giusto in tempo. Proprio le testimonianze sul posto hanno restituito la capacità di reazione di Varapodio e dei suoi cittadini: ricostruire dalle ceneri facendo quadrato attorno a un parroco amato da tutti. E farlo ripartendo proprio dai ragazzi che, già il giorno successivo all’incendio, si sono ritrovati nuovamente in chiesa per proseguire con le attività programmate. Da loro, e dal loro entusiasmo che non è venuto meno, la cittadina della Piana di Gioia Tauro intende ripartire. Una ripartenza destinata a favorire un nuovo cammino di condivisione e rete, così come auspicato in diretta su LaC da don Pino Demasi.

Dove vedere la puntata

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