I dati

8 marzo: da inizio anno 20 donne uccise, nel 2023 sono state 120. In aumento gli stupri

È quanto emerge dal report realizzato dal Viminale in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna. Il numero dei reati introdotti dal codice rosso in crescita dal 2020

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di Redazione Cronaca
7 marzo 2024
22:24

Sono 20 le donne uccise dall'inizio dell'anno al 3 marzo scorso, di cui 18 in ambito familiare e affettivo e 8 per mano del partner e dell'ex partner. Sono i dati del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale che ha realizzato anche il report "8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donna. Donne vittime di violenza" analizzando il periodo 2020-2023. Il numero di donne uccise in questo periodo rimane quasi costante con 119 vittime nel 2020, 122 nel 2021, 128 nel 2022 e 120 nel 2023 con un aumento dell'1%.

Aumentano reati codice rosso

Il numero dei reati introdotti dal codice rosso tra il 2020 e il 2023 è andato progressivamente aumentando per quanto riguarda la violazione ai provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (1.836 nel 2020-2.563 nel 2023) e per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso che, tuttavia, presenta nell’ultimo anno una leggera flessione: 56 casi nel 2020, 91 nel 2021, 104 nel 2022, 93 nel 2023.


Di contro, per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (973 casi nel 2020 e 1.378 nel 2023) e per la costrizione o induzione al matrimonio ( 8 casi nel 2020 e 28 nel 2023) si registra un andamento altalenante nel periodo in esame, con un incremento nell’ultimo anno. Per quanto attiene alle vittime delle delittuosità l’incidenza di quelle di genere femminile ha registrato valori che si attestano tra il 57 e il 96%, tranne che per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, i cui valori oscillano dal 26% del 2022 al 17% dell’anno successivo.

+35% stupri

I reati spia come lo stalking e i maltrattamenti contro familiari e conviventi crescono tra il 2020 e il 2021 e fanno registrare un leggero decremento nel 2022 e nel 2023. Aumentano invece le violenze sessuali che mostrano una crescita del 35%: erano 4.497 nel 2020 e passano a 6.062 nel 2023. In particolare nel 2020 si erano registrati 16.744 casi di stalking, nel 2021 18.724, nel 2022 18.671, infine 18.664 nel 2023. Quanto ai maltrattamenti contro familiari e conviventi erano 21.709 nel 2020, 23.728 nel 2021, 24.570 nel 2022 e 24.474 nel 2023. La variazione percentuale tra il 2020 e il 2023 è del +11% per lo stalking e del +13% i maltrattamenti. L’incidenza delle donne sul totale delle vittime si mantiene pressoché costante, attestandosi intorno al 75% per gli atti persecutori, all’81% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori che oscillano tra il 91 e il 93% per le violenze sessuali.

Da evidenziare come, nel quadriennio, anche l’azione di contrasto ai reati spia abbia fatto registrare un incremento delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti, del 17% per gli atti persecutori, del 20% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 26% per le violenze sessuali. Di contro, l’azione di contrasto, dopo aver evidenziato un’incidenza costante del 78% di delitti scoperti per i primi tre anni del periodo in argomento, nel 2023 fa rilevare un significativo aumento, attestandosi all’82%.

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