Artisti, autorità e tanta gente comune per l’ultimo saluto alla cantante morta venerdì all’età di 91 anni. Il ricordo dei nipoti: «Nonna, ti portiamo dentro di noi»
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Un’intera città, e non solo, a lutto per l’ultimo saluto a Ornella Vanoni, morta venerdì all’età di 91 anni. Gremita di gente la chiesa di San Marco a Milano, nel quartiere Brera dove la cantante viveva. È qui che si è svolto il funerale, dopo la camera ardente ieri e oggi al Piccolo Teatro Grassi, dove sono state circa 9mila le persone passate a renderle omaggio.
Tanti gli amici e le autorità, oltre a centinaia di suoi ammiratori, nella chiesa di San Marco. Da Gianna Nannini a Roberto Vecchioni, Fabio Fazio arrivato insieme a Luciana Littizzetto, presenti anche Franco Mussida, Ron, la storica amica Stella Pende, i direttori generale e artistico del Piccolo Teatro Lanfranco Li Cauli e Claudio Longhi e fra le autorità il sindaco Giuseppe Sala (che ha proclamato il lutto cittadino), il presidente del Senato Ignazio La Russa, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, la ministra Anna Maria Bernini e l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
«La fragilità ècertamente la garanzia di ogni vera creazione. Senza fragilità, senza dolore, senza un fallimento, non ci può essere arte», ha detto don Luigi Garbini durante l'omelia. «Anche la depressione, di cui ha coraggiosamente parlato Ornella, è stato un luogo dello spirito. Un fallimento, un andare in pezzi che produce però una grande creatività. C'è tanta sincerità, tanta creatività che aspetta ancora di essere raccolta proprio dalla nostra depressione contemporanea. In questo quadro di fragilità, allora, le canzoni diventano un gioco leggero, un tentativo di ricostruzione dopo che tutto è andato in pezzi». Come «ha cantato Ornella, le parole sono note, allora diventano realmente la migliore compagnia», ha concluso.
Le note della tromba di Paolo Fresu hanno accompagnato le esequie di Ornella Vanoni. Il trombettista jazz ha suonato "L'appuntamento" e "Senza fine" per l'ultimo saluto alla cantante, con cui aveva un legame di amicizia. Era stata la stessa Vanoni a dire pubblicamente che al suo funerale avrebbe voluto che Fresu suonasse per lei un'ultima volta la sua tromba. Alla fine dell'esecuzione, il musicista ha sfiorato con la mano la bara della cantante.
“Senza fine, sei un attimo senza fine”: cantando questo verso della sua canzone forse più famosa la nipote Camilla ha salutato Ornella Vanoni al termine della celebrazione. Prima della conclusione sono intervenuti lei e il fratello Matteo che hanno ricordato quella che per loro era la nonna: «Porto un pezzo di te dentro di me, è un onore». Il feretro ha quindi lasciato la chiesa, salutato da un lungo applauso.


