Coronavirus in Italia: «Contagi in aumento, focolai diffusi e rialzo età media»

I dettagli emergono dall'ultimo monitoraggio dell'Iss. Nel documento si evidenzia anche l'aumento del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva. Tra le regioni con Rt sopra 1 anche la Calabria

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di Redazione
18 settembre 2020
19:31

Considerevole incremento dei contagi da coronavirus in Italia: l'aumento nelle ultime 24 ore è di 1.907 nuovi casi, rilevati con 99.839 tamponi, qualche migliaio in meno rispetto a quelli effettuati ieri. Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale a 294.932. Cala lievemente il numero giornaliero di vittime: era di 13 giovedì, è di 10 oggi, per un totale complessivo dall'inizio dell'emergenza di 35.668. Tra tutte le regioni, solo la Basilicata fa registrare zero casi nell'ultimo giorno.

Focolai diffusi

«Il numero di casi di Covid 19 aumenta per la settima settimana consentiva, l'Rt si pone di poco al di sopra di 1 (Cinque regioni e una provincia con Rt sopra 1: Calabria con 1,07, Friuli Venezia Giulia con 1,11, Liguria con 1,32, Trento con 1,59, la Puglia con 1,13 e la Sicilia con 1,08. Le regioni con l’Rt più basso sono: il Lazio (0,54), la Valle d'Aosta (0,61) e il Piemonte (0,69). Ci sono dei focolai diffusi nel Paese, l'età media sta aumentando ed è di circa 41 anni. Questo vuol dire che evidentemente c'è trasmissione intra-familiare, cioè il virus passa dai più giovani alle persone più anziane. Questo spiega un certo aumento lento ma graduale nelle ospedalizzazioni». Lo ha detto il capo del dipartimento prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza commentando i dati dell'ultimo Monitoraggio dell'Iss.


 

Dal 7-13 settembre sono stati riportati complessivamente 2397 focolai attivi di cui 698 nuovi, entrambi in aumento per la settima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 2280 focolai attivi di cui 691 nuovi). Nel documento si sottolinea, «un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus».

Aumentano le terapie intensive

In quasi tutte le Regioni si osserva un aumento del tasso di occupazione dei posti letto dedicati sia in area medica che in terapia intensiva. A livello nazionale il tasso di occupazione in area medica è aumentato da'2% al 4% rispetto al periodo 17-30 agosto 2020, mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva dal 1% al 2%, con valori superiori al 5% per alcune Regioni. Il quadro viene sempre delineato dal rapporto del Ministero della salute. «Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali - si legge - la tendenza osservata potrebbe riflettersi in un maggiore impegno».

L'età dei pazienti

Inoltre si è osservato un «aumento significativo dell'età mediana alla diagnosi. Questo è probabilmente dovuto ad una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all'interno della famiglia: questo si traduce in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri».

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