Coronavirus, l’Oms: «Il peggio deve arrivare». Un team in Cina per scoprirne l’origine

Il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato l'invio in Cina di una squadra di ricercatori che avrà il compito di indagare sulle origini del coronavirus

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di Redazione
30 giugno 2020
07:14

«Vorremmo tutti che fosse finita. Vogliamo tutti tornare alle nostre vite. Ma la dura realtà è che non siamo nemmeno vicini alla fine. Sebbene molti paesi abbiano fatto progressi, a livello globale la pandemia sta accelerando». Sono le parole di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, nel consueto briefing sulla pandemia. «La questione che tutti i paesi dovranno affrontare nei prossimi mesi – aggiunge- è la convivenza con questo virus. Questa è la nuova normalità. Affrontiamo questo tutti insieme, in un lungo percorso. Avremo bisogno ancor di più di resilienza, pazienza, umiltà e generosità nei prossimi mesi. Abbiamo perso già molto, ma non possiamo perdere la speranza».

Sei mesi fa iniziava l’incubo coronavirus

«Domani saranno passati 6 mesi da quando l'Oms ha ricevuto i primi report relativi ad un focolaio di polmonite in Cina. La data coincide con il raggiungimento dei 10 milioni di casi di Covid 19 e 500mila morti. È il momento, per tutti noi, per riflettere sui progressi compiuti e sulle lezioni apprese», afferma ancora.


Ricercatori in Cina

«E per impegnarci nuovamente a fare tutto ciò che possiamo per salvare vite. Sei mesi fa, nessuno di noi poteva immaginare che il nostro mondo e le nostre vite sarebbero state sconvolte da questo nuovo virus. La pandemia ha fatto emergere il meglio e il peggio dell'umanità. In tutto il mondo abbiamo visto atti di resilienza, solidarietà, gentilezza, ma anche disinformazione e politicizzazione della pandemia», osserva.

La mancanza di unità tra i Paesi e la mancanza di solidarietà ha permesso al coronavirus di diffondersi ulteriormente e «il peggio deve ancora arrivare» se questo problema non sarà affrontato, avverte Ghebreyesus nel corso dell’incontro a Ginevra, continuando: «Mi dispiace dirlo, ma in questo tipo di ambiente e condizioni temiamo il peggio. È per questo che dobbiamo unire le nostre azioni e combattere insieme questo virus pericoloso». Infine ha annunciato che l'Oms invierà una squadra di ricercatori in Cina la prossima settimana per indagare sulle origini del coronavirus.

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