Coronavirus, Spagna e Francia come l’Italia: chiusi negozi e scuole. Spostamenti limitati

La Spagna ordina ai cittadini di rimanere a casa e limitare gli spostamenti. In Francia chiusi i luoghi pubblici non essenziali. Il primo turno delle elezioni amministrative si svolgerà ugualmente 

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di Redazione
15 marzo 2020
09:29
Misure anti-coronavirus in Francia (foto ansa)
Misure anti-coronavirus in Francia (foto ansa)

La Spagna come l'Italia. Il governo di Madrid ha ordinato a tutti gli spagnoli di rimanere a casa. La decisione è giunta durante una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri in cui è stato proclamato lo stato di emergenza. Potranno uscire di casa solo per acquistare prodotti alimentari, farmaci o beni di prima necessità. Si può uscire per andare a lavoro, assistere anziani o persone vulnerabili o per cause di forza maggiore. Inoltre sarà possibile tornare nel luogo di residenza abituale.

Chiuse scuole e università

Il decreto entra in vigore lunedì. Lo stato di emergenza per la crisi coronavirus pone tutti i corpi di sicurezza, anche quelli locali come i Mossos catalani, sotto l'autorità del ministero dell'interno di Madrid, sottolineano i media spagnoli. Il governo potrà anche far ricorso all'esercito per far rispettare le nuove disposizioni e requisire beni di prima necessità se necessario. Rimangono chiuse scuole e università, oltre a qualsiasi luogo di svago, bar e ristoranti. Aperti solo i negozi di prima necessità, dove gli ingressi verranno contingentati per rispettare le distanze di sicurezza. I datori di lavoro, sia pubblici che privati, sono obbligati a fare il possibile per passare al telelavoro. Con le nuove disposizioni, il governo ha il potere d'interrompere la circolazione delle strade. Ma già da ora i trasporti pubblici dovranno ridurre l'offerta del 50%.


I provvedimenti in Francia

Sulla stessa scia, la Francia. il primo ministro francese, Edouard Philipp ha infatti reso noto che di fronte «ad un'accelerazione della diffusione del coronavirus e ad un aumento delle persone in terapia intensive ho deciso fino a nuovo ordine la chiusura di tutti i luoghi pubblici non essenziali: i ristoranti, i caffè, i cinema, le discoteche».

Le elezioni si svolgeranno


«I luoghi di culto resteranno aperti ma le cerimonie saranno rinviate», precisa Philippe. «Resteranno chiusi tutti i negozi salvo quelli essenziali. Resteranno aperti tra gli altri gli alimentari, le banche, le stazioni di rifornimento in carburanti, i tabacchi, le edicole, le farmacie». Anche il trasporto pubblico urbano, «continuerà a funzionare normalmente». Inoltre: «il primo turno delle elezioni amministrative previsto per oggi potrà essere svolto come previsto mantenendo le distanze e dando priorità agli anziani. Quindi domani le elezioni sono previste regolarmente».

 

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