Conferenza stampa

Covid, Meloni: «Tutta l’Ue dovrebbe fare i tamponi a chi arriva dalla Cina, no a privazioni di libertà»

La premier durante la conferenza stampa di fine anno: «Ci siamo mossi subito. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no. Lavoriamo sulla responsabilità e non sulla coercizione» 

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di Redazione
29 dicembre 2022
12:25
Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

«Non è esattamente» la conferenza stampa «di un governo che ha lavorato un anno, è più una conferenza stampa di inizio mandato», ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni nel corso dell’incontro con i giornalisti a Palazzo Chigi.

Il Covid e la Cina

«Per quanto accaduto in Cina e ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma è efficace se viene presa da tutta l'Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no». Dei primi casi sequenziati di Covid su persone provenienti dalla Cina «15 sono di variante Omicron, già presente in Italia, e questo dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante. Il caso cinese lo dimostra: lavoro su responsabilità e non coercizione: situazione abbastanza sotto controllo». «Penso a un osservatorio sul Covid», ha aggiunto.


La manovra

«La manovra è stata approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni: al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c'è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti», ha affermato Meloni. «Mi fido dei miei alleati al governo. A di là dei dibattiti naturali all'interno di una maggioranza, e delle sfumature diverse nei programmi dei singoli partiti, c'è visione comune. È normale che ci sia dibattito. Poi contano i fatti», ha detto la presidente del Consiglio, parlando dei rapporti nella coalizione dopo la manovra. «Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso lamentarmi - ha aggiunto -, e non lo dico per fatto dovuto».

Il problema dell’energia

«Continueremo a lavorare sulla base di quello che accade, ma siamo in una situazione di grande emergenza: i provvedimenti energetici costano mediamente 5 miliardi di euro al mese. Il tetto del gas può cambiare il quadro, e se dovesse confermarsi cambiato una parte di risorse potrebbe liberarsi per altri provvedimenti».

«Considero molto positivamente - ha detto Meloni - gli stimoli lanciati dal presidente dell'ordine sull'affrontare i problemi dei giornalisti: considero sempre che un giorno tornerò alla mia professione, che è quella giornalistica. Credo che i giornalisti debbano fare il loro lavoro con responsabilità, ma in condizioni di libertà, di stabilità, con salari adeguati a questa responsabilità. Sarò contenta di incontrare il presidente dell'Ordine per arrivare a una iniziativa del governo su queste materie. Sono disponibile". 

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