Emergenza pandemia

Covid, rischio di morte ridotto del 96% nei vaccinati: il report dell’Istituto superiore di Sanità

Secondo il monitoraggio in chi ha completato il ciclo di immunizzazione la possibilità di infezione scende del 77%, del 93% quella di finire in ospedale. Crescono, in vista della scuola, le somministrazioni agli adolescenti

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di Redazione
11 settembre 2021
14:07

Il rischio di infezione da Sars-Cov-2 è fortemente ridotto nelle persone completamente vaccinate rispetto a quelle non vaccinate. Il dato emerge dal report sull’andamento della pandemia diffuso oggi dall’Istituto superiore di Sanità. I numeri parlano di una riduzione del 77% per quanto riguarda la diagnosi, 93% per l'ospedalizzazione, 96% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi.

Il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni per i non vaccinati è di circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (219,1 rispetto a 24,5 ricoveri per 100.000 abitanti). Fra gli over 80 negli ultimi 30 giorni il tasso di ricoveri in terapia intensiva dei vaccinati con ciclo completo è ben tredici volte più basso dei non vaccinati (1,1 contro 14,8 per 100.000 abitanti) mentre il tasso di decesso è quindici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (76,2 contro il 5,0 per 100.000 abitanti).


I dati sulle vaccinazioni

Sono circa 4 su 10 gli adolescenti dai 12 ai 19 anni completamente vaccinati contro Covid-19, in vista dell'imminente ripresa della scuola.

Dal V-Day del 27 dicembre all'8 settembre, fa il punto il rapporto, nel nostro Paese «sono state somministrate 80.013.442 (40.725.178 prime dosi e 39.288.264 seconde/uniche dosi) delle 91.758.318 dosi di vaccino finora consegnate. Nelle fasce di età 50-59, 60-69, 70-79, 80+, la percentuale di persone che hanno completato il ciclo vaccinale è superiore al 70% (rispettivamente 76,4%, 83,8%, 88,4% e 92,1%)».

«Superiore al 60% è invece la copertura vaccinale per le altre fasce di età (40-49 68,0%; 39-39 62,2%; 20-29 64,8%), ad esclusione della fascia 12-19 la cui copertura vaccinale con due dosi si attesta al 40,1%».

«In tutte le Regioni/Province autonome - rimarca ancora l'Iss - la copertura vaccinale della popolazione con età compresa fra i 12 e i 59 anni è maggiore del 60%, con una variabilità che va dal 60,4% della Pa di Bolzano al 72,3% nel Lazio, ad esclusione di Toscana e Sicilia, dove solo il 58% della popolazione in questa fascia di età ha completato il ciclo vaccinale».

Aumenta l'incidenza negli under 12

Il dato non è ancora consolidato ma nell'ultima settimana poco più del 50% dei casi nella popolazione 0-19 anni si è osservata nella popolazione con età inferiore ai 12 anni, cioè nella fascia d'età per la quale non è ancora disponibile un vaccino anti Covid.

«Il persistente aumento dell'incidenza nella popolazione con età sotto i 12 anni che si è osservato nelle ultime settimane - si spiega nel report - potrebbe essere dovuto a un aumento del numero dei tamponi in questa fascia di età, vista l'apertura delle scuole materne e l'imminente inizio del nuovo anno scolastico per la scuola primaria e secondaria».

 

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