Il Genius Act è la prima legge federale che regola l’emissione di moneta digitale il cui valore è ancorato al dollaro. Il mercato arriva a valere, per la prima volta, 4.000 miliardi di dollari
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Bitcoin, Ethereum, XRP, Theter e le altre. Le cryptovalute si prendono la loro rivincita. Il Congresso Usa ha approvato il Genius Act che sancisce l’avvio ufficiale della digitalizzazione monetaria privata. Una vera e propria rivoluzione guidata dalla nuova politica finanziaria di Washington che nelle ultime settimane ha deciso di accelerare un processo in atto da tempo. Lo stesso presidente Trump aveva “anticipato” il risultato atteso da molti investitori proclamando, lunedì scorso, la “crypto week”. Il Genius Act, è la prima legge federale che regola l’emissione di stablecoin private, il cui valore è ancorato al dollaro. Il solo annuncio dell’approvazione della legge ha consentito, in una settimana, guadagni astronomici. Bitcoin è andata oltre i 122mila dollari e le altre valute hanno registrato ultra-rendimenti compresi tra il 15 ed il 20%. Il mercato globale delle critpovalute arriva a valere per la prima volta 4.000 miliardi di dollari. Da sola, la capitalizzazione di Bitcoin vale 2,3 miliardi di dollari.
Il Genius Act apre la strada al coinvolgimento diretto delle maggiori istituzioni finanziarie. Bank of America ha intenzione di entrare in questo mercato con una propria stablecoin. E c’è da pensare che sarà seguita anche da altri operatori globali. Il Congresso americano ha approvato altri due provvedimenti chiave: il Digital Asset Market Clarity Act of 2025, con misure a tutela dei consumatori, e l’Anti-Cbdc Act, che vieta alla Federal Reserve di emettere una valuta digitale. Il Genius Act è stato approvato con una larga maggioranza bipartisan, le altre due norme sono passate alla Camera con una maggioranza risicata mentre in Senato, dove i due provvedimenti sono attesi per ottenere il definitivo via libera, la strada potrebbe essere tutta in salita.
In queste ultime settimane si discute molto di euro digitale e la Bce preme in tale direzione. Washington al contrario frena sulla cryptovaluta di Stato preferendo rafforzare il dollaro con il sostegno delle stablecoin private e mantenendo così una posizione di prudenza che punta a blindare la propria divisa. Se Washington chiude la strada alla valuta digitale di Stato in Europa è tutta un’altra storia. La Bce infatti preme su Bruxelles per lanciare l’euro digitale. Fatta la legge la regolamentazione del settore dovrebbe essere un passaggio conseguente ed indolore, Soprattutto per gli investitori. I grandi continuano a fare profitti a 6 zeri. I piccoli devo fare invece molta attenzione a scegliere le cripto-monete più affidabili. A disposizione, in rete, ce ne sono diversi milioni e non tutti offrono garanzie di affidabilità e sicurezza.