Tragedia ad alta quota

Francia, scialpinista italiano muore sui pendii della Tete de Fer durante un’escursione

Aveva 52 anni, tra le sue grandi passioni la montagna e il disegno. L'uomo è precipitato per oltre 300 metri. Era vignettista del Corriere di Savigliano: «Paolo era una persona speciale»

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di Redazione
4 febbraio 2024
14:19

Era un grande appassionato di montagna Paolo Roasio, l'uomo di 52 anni, di Verzuolo (Cuneo), vittima ieri pomeriggio di un incidente sulle montagne francesi, appena al di là del confine italiano. Roasio stava scendendo lungo i pendii oltre i 2.000 metri della Tête de Fer, nella zona di Larche, pochi chilometri oltre il Colle della Maddalena italiano. Una meta nota e molto frequentata dagli appassionati di escursionismo e scialpinismo della zona. Roasio sarebbe passato su una cresta di neve, che ha ceduto di schianto.

L'uomo è precipitato per oltre 300 metri. Immediati i soccorsi dei compagni di escursione e l'allarme alle unità di soccorso francesi. A nulla però sono valsi i tentativi di salvargli la vita. La caduta è stata fatale. Roasio lavorava all'Alstom di Savigliano, azienda che produce treni e motrici ferroviarie.


Aveva due grandi passioni: la montagna, che frequentava in ogni stagione, sia a piedi che con gli sci che in mountain bike, e il disegno. «Siamo addolorati e increduli - commenta il direttore del Corriere di Savigliano Andrea Giaccardi, per cui da oltre vent'anni Roasio faceva il vignettista -, i colleghi della redazione sono vicini alla famiglia in questo momento di profondo dolore. Paolo era una persona speciale, che con pochi tratti di matita sapeva cogliere l'ironia e il pensiero di tutta la redazione in una vignetta». 

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