Il Frecciarossa è in ritardo: il ministro Lollobrigida fa fermare il treno per proseguire con l’auto blu
L’episodio raccontato dal Fatto quotidiano sta sollevando un vespaio di polemiche. Il M5s invoca le dimissioni del responsabile dell’Agricoltura, Fdi si difende: «Sciacallaggio mediatico»
Il ministro fa fermare il Frecciarossa in ritardo per poter proseguire il viaggio con l’auto blu. È intorno a questo episodio che si sta sviluppando l’ultima polemica che colpisce il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. A raccontare la storia è stato il Fatto quotidiano, secondo il quale Lollobrigida - scrive il giornale - ha usufruito di una “fermata ad hoc” del Frecciarossa Torino-Salerno alla stazione di Ciampino, pochi chilometri a Sud della capitale. A scendere assieme a lui ci sarebbero state solo una o due persone del suo entourage.
Il quotidiano ricostruisce che, a causa di un guasto sulla tratta da Roma e Napoli, il Frecciarossa 9519 partito da Torino alle 7 e diretto a Salerno, ha accumulato un ritardo di ben 111 minuti. Proprio su quel convoglio, a Roma Termini, intorno alle 12, è salito Lollobrigida. Il ministro era diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano per l'inaugurazione del nuovo parco urbano. Ma l’eccessivo ritardo lo hanno convinto a chiedere una fermata non prevista. Circostanza che sarebbe stata confermata da Trenitalia, che ha anche precisato la “correttezza” della procedura prevista dal regolamento e adottata in caso sussistano presupposti di sicurezza e regolarità del servizio.
Bufera politica
La notizia ha suscitato aspre reazioni politiche. «Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta Velocità in una stazione sul percorso Roma Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida», scrive Matteo Renzi sui social.
«Non c’è stata una smentita del ministro Lollobrigida – afferma il leader M5S Giuseppe Conte rincarando la dose -, ciò che ha fatto rappresenta un segnale devastante della politica nei confronti dei cittadini. Non so dire se questa cosa sia stata mai fatta da un ministro della prima Repubblica». Mentre sempre dai 5 stelle c’è chi, come il deputato Agostino Santillo, invoca le dimissioni.
«Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu - dice Andrea Casu (Pd) - . La fermata straordinaria imposta da Lollobrigida a Ciampino, come si apprende oggi dalla stampa, è un atto di un’arroganza ingiustificabile».
Di «sciacallaggio mediatico» parla invece Marco Cerreto (Fdi): «A causa di un forte ritardo di Trenitalia, il Ministro Lollobrigida che aveva premura di essere presente ieri a Caivano, ha chiesto, essendoci tutte le condizioni, di scendere dal treno e proseguire in auto. Criticare ogni volta chi fa bene il proprio lavoro non giova a nessuno».